Cessato allarme: è stato ritrovato il borsone con all’interno il flacone di Tanax, farmaco letale, che era stato rubato all’interno degli uffici del Servizio veterinario della Asl di Brindisi.
Non era stata neppure aperta la boccetta contenente duecento millilitri di sostanza adoperata per praticare l’eutanasia agli animali che, soltanto al contatto, avrebbe potuto costare la vita di qualsiasi persona. A recuperare la refurtiva, nel corso di indagini accurate, sono stati gli agenti della questura di Brindisi che stanno tuttora eseguendo accertamenti per identificare i responsabili del furto, compiuto nella notte tra il 24 e il 25 luglio scorsi, e ci sarebbero molto vicini. Ore contate per i responsabili, che sarebbero stati individuati. L’attività investigativa dei poliziotti è iniziata subito dopo la segnalazione effettuata dal dirigente veterinario, Donato Sole, che ha subito informato la direzione generale della Asl di Brindisi e di tutte le altre province pugliesi, oltre che il Prefetto di Brindisi e l’assessorato regionale alla Salute perché, vista l’esistenza di un grave pericolo per i cittadini, si cooperasse nelle ricerche. Il Tanax è un farmaco altamente pericoloso che serve a scopo eutanasia per cani, gatti e piccoli animali domestici e che, assunto sia pure in piccole dosi, può essere letale anche per gli uomin
La felice notizia risale a ieri pomeriggio: lieto fine per una vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso l’intera Azienda sanitaria brindisina e aveva suscitato anche la reazione preoccupata della Lepa, la Lega protezione animali che aveva chiesto maggiori controlli. Nessuno corre più il pericolo di imbattersi nel farmaco letale che è finito nelle mani dei ladri pur non essendo affatto di loro interesse: i malfattori forse puntavano alla ketamina, l’anestetico per cavalli che viene utilizzato dai tossicodipendenti come allucinogeno.
Ma il borsone con il flacone del farmaco ancora intatto è stato trovato dagli agenti della sezione volanti della questura di Brindisi nello stesso locale dal quale era stato portato via. Proprio per questo motivo, gli inquirenti ritengono che a farlo sparire potrebbe essere stato qualcuno ‘interno’ allo stesso ex ospedale “Di Summa”, dove ha sede servizio veterinario dell’Asl di Brindisi
3 agosto 2011