La protesta dei dipendenti della sanità arriva sotto gli uffici del direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi, che annuncia centocinquanta assunzioni fra tempi determinati e indeterminati entro l’estate. I lavoratori, scortati dai sindacati di categoria, hanno consegnato al manager una petizione con tremila firme denunciando carenze di personale che gravano sulle condizioni lavorative mettendo a rischio il servizio. «Pregiudicano il godimento di ferie, permessi, recuperi – hanno detto le parti sociali –, le condizioni di lavoro sono estenuanti, la presenza del personale in servizio troppo spesso non rispetta gli standard stabiliti dalle norme regionali. La Regione Veneto ha bloccato le nuove assunzioni».
Al termine del presidio a Villa Carrisi, sede amministrativa dell’azienda sanitaria, i portavoce hanno consegnato le firme a Benazzi e la stessa petizione sarà portata a Venezia e consegnata al governatore Luca Zaia. «Sono consapevole di un disagio che in queste Usl è stato evidenziato ancora molti anni fa, ma entro la metà del mese di luglio saranno fatte 93 assunzioni in turnover , alle quali aggiungeremo 51 assunzioni a tempo determinato per le sostituzioni di maternità e ferie estive, per circa tre, quattro mesi – spiega il dg -. Questa amministrazione e la Regione hanno garantito ai lavoratori di poter lavorare e godere delle vacanze». Ma anche a livello organizzativo qualcosa cambierà: «Nelle medicine la carenza di personale è annosa, il turnover è molto elevato – continua il direttore -. Il numero di teste è regolare ma nelle chirurgie si potrebbe razionalizzare ancora di più, distribuendo il personale nei settori che ne hanno fatto richiesta. A breve convocheremo un tavolo tecnico per monitorare i tempi di assistenza per garantire il turnover senza creare buchi».
Sulle firme raccolte dai sindacati Benazzi non alza i toni ma risponde: «Molti dipendenti fanno straordinari, ma sono sempre pagati e a qualcuno fa piacere farli. Le vacanze vanno garantite ed è per questo che avremo i sostituti. Questi problemi non sono sorti oggi, è da almeno dieci anni che se ne parla. E anzi, vorrei sottolineare che rispetto al 2012 e fino al 2015 abbiamo più personale perché alcune assunzioni sono già state fatte, e questo è un dato certo».
Silvia Madiotto – Il Corriere del Veneto – 21 giugno 2017