Il Corriere del Veneto, Tre ricoveri in terapia intensiva in 48 ore, e tutti e tre non sono vaccinati. Una di loro è una donna di soli 34 anni. «Questi nuovi ingressi sono avvenuti in un lasso di tempo molto breve e direttamente nel reparto dei pazienti più gravi – spiega il dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi -. Un uomo di 65 anni, diabetico ed iperteso, e una donna di 67 anni ipertesa, entrambi arrivati da Vittorio Veneto, e una donna di 34 anni obesa. Le loro condizioni sono costantemente monitorate dal nostro personale».
Rimane ancora ricoverato in rianimazione un no vax dichiarato di 40 anni, proveniente dalla Castellana, trasferito al Ca’ Foncello la settimana scorsa. È stata invece trasferita nel reparto di malattie infettive la lavoratrice stagionale romena di 45 anni, l’unica vendemmiatrice ricoverata a seguito del cluster esploso in un’azienda vitivinicola sui colli di Valdobbiadene (che aveva registrato anche un decesso per Covid). Questi sono gli ultimi cinque pazienti entrati in terapia intensiva: tutti non vaccinati, come il 90% dei ricoveri in area non critica.
I dati epidemiologici sono stabili: le vaccinazioni crescono di poco alla volta e i contagi rallentano (la Marca nell’ultima settimana ha registrato 364 nuovi casi, 40 su 100 mila abitanti).
Sarà eseguita la prossima settimana l’autopsia su Nadia Positello: è l’unico modo per chiarire che cosa abbia ucciso la 49enne di Maser, morta lunedì mattina all’ospedale di Montebelluna dove si era recata d’urgenza a seguito di un malore. La famiglia ha chiesto approfondimenti perché il 30 settembre la donna aveva ricevuto il vaccino e da quel giorno aveva iniziato a manifestare malessere diffuso e disturbi respiratori. «Per trovare un nesso fra il vaccino e il decesso dobbiamo aspettare l’esito dell’esame autoptico – commenta il dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi -. Siamo vicini alla famiglia per la perdita e siamo disponibili a collaborare».
Nadia lascia il marito Denis Polloni, una figlia di 14 anni e la sorella Lidia, con cui gestiva la gelateria Canova di Crespignaga. Ad aprile era morto Lino Positello, il padre delle due sorelle: aveva 77 anni ed era stato contagiato dal Covid.
In base ai dati raccolti negli ultimi dieci mesi, l’Usl 2 non ha registrato conseguenze gravi al vaccino. «La reazione più importante è stata quella di una donna che presentava un’importante allergia, conosceva il problema e si è sottoposta alla vaccinazione – rileva Benazzi -. Abbiamo gestito la reazione avversa, un diffuso rossore corporeo, con cortisone in vena. Alcuni cittadini sono venuti a farsi visitare perché l’astenia continuava dopo i primi giorni, presentavano senso di fiacchezza. Li abbiamo fatti vedere dal neurologo che non ha evidenziato correlazioni con il vaccino».