Sei mesi di condanna per la morte di Tommy, Puppy e Bubu, rispettivamente 4, 2 e 1 anno, uccisi per vendetta perché il loro proprietario non pagava l’affitto. Questa la sentenza emessa ieri a carico di una 59enne, accusata di maltrattamento di animali e condannata anche a 4.650 euro di risarcimento danni. Una morte orribile quella dei tre cani, un pit-bull tigrato e due meticci, che furono avvelenati con salsicce contenenti antigelo.
I tre animali abitavano con una coppia di giovani conviventi che si sono costituiti parte civile con l’avvocato Giovanni Maccarrone. I due, all’epoca dei fatti, erano rimasti senza lavoro e non erano riusciti a pagare l’affitto. Per questo, secondo l’accusa, la padrona di casa, dopo averli letteralmente perseguitati con telefonate e minacce, avrebbe deciso di vendicarsi. Era la notte del 22 dicembre del 2008, tre giorni prima di Natale. Quella sera la proprietaria degli animali aveva visto l’imputata armeggiare con qualcosa vicino alla recinzione. Poco dopo i tre cani erano agonizzanti e a nulla era servita, per salvarli, la corsa in clinica veterinaria. Sconvolti, i due giovani avevano chiesto al veterinario di effettuare un’autopsia, che ha rivelato come le povere bestiole fossero state avvelenate. Da qui il processo e la condanna della 59enne.
M.Cit – Il Corriere del Veneto – 14 luglio 2015