«Spiace che i sindacati abbiano deciso di rompere le trattative, ma l’accordo sulle disponibilità economiche per i passaggi di fascia deve inevitabilmente comprendere anche la definizione dei criteri per il riconoscimento degli stessi». Replica così il direttore generale dell’Usl 9, Giorgio Roberti, alla protesta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Rsu e Fials per il mancato accordo sugli aumenti per 700 dipendenti.
Roberti spiega che a rompere la trattativa sono stati proprio i rappresentanti dei lavoratori: «Volevano un accordo sulla quantificazione dei fondi, 600 mila euro, mentre l’azienda intende stabilire anche criteri che, in via prioritaria premino la professionalità e l’impegno».
Una mediazione potrebbe arrivare il 16 o il 17 dicembre con un nuovo tavolo tecnico.
Il direttore generale interviene poi sulla questione degli organici carenti precisando che: «La Regione ha sempre autorizzato e assicurato il turn over. Già in questi giorni si sta provvedendo alle coperture necessarie con l’assunzione di: 17 infermieri, 2 ostetriche, 2 tecnici, 1 logopedista, 12 operatori socio sanitari, oltre che l’assunzione a tempo determinato di ulteriori 6 infermieri per l’area ad alto impegno assistenziale delle medicine e della geriatria».
Milvana Citter – Il Corriere Veneto – 5 dicembre 2015