Dal Corriere del Veneto. La buona notizia della caserma Serena, finalmente Covid-free dopo più di un mese di emergenza fra i migranti e gli operatori di Nova Facility, viene annacquata da una vera e propria detonazione. In provincia di Treviso ci sono stati 142 casi di Covid in un giorno, quasi metà di quelli registrati in tutto il Veneto. E anche tolti i 45 di un laboratorio registrati ieri ma effettuati nelle settimane scorse, rimangono 97 nuove positività.
È il record estivo della Marca e di tutto il Veneto. Nell’Usl 2 ci sono 975 casi attualmente positivi: tre volte quelli delle altre province. Pesa il cluster dell’Aia di Vazzola, lo stabilimento del gruppo Veronesi in cui 225 dipendenti su 639 sono positivi al Covid: al primo giro di tamponi erano 174, 21 si sono aggiunti martedì, ma gli altri controlli hanno fatto schizzare il numero. In particolare, fra i 456 dipendenti della Tre Valli ci sono 144 positività, circa un quarto, ma sui 173 lavoratori della cooperativa Vr i contagi sono 71, quasi la metà. È un caso sociale, sanitario e politico, quello che scoppia in Sinistra Piave, perché il virus ha colpito un’industria alimentare enorme attorno alla quale girano migliaia di persone e famiglie. «Sono tutti asintomatici» si limita a commentare il dg dell’Usl 2 Francesco Benazzi, ribadendo che secondo lui «non ci sono le condizioni per chiudere lo stabilimento, sono state dimezzate le presenze e la produzione, ora è fondamentale il controllo sanitario». Ma i sindacati premono. In particolare la Cgil chiede che sia riaperta la riflessione sulla sospensione delle attività per sanificare e mettere in sicurezza gli operatori ancora negativi che potrebbero contagiarsi.
La Serena però apre le porte: i profughi sono liberi dalla quarantena. Da ieri è terminato di conseguenza il presidio fisso delle forze dell’ordine, che dal 31 luglio hanno prestato servizio fuori dalle mura della caserma fra Treviso e Casier 24 ore su 24. Con la giornata di ieri il monitoraggio esterno è finito.
Ma l’emergenza Covid continua. Decine sono stati anche ieri i contagi evidenziati dai tamponi sui «vacanzieri di ritorno», rientrati da Paesi a rischio come Spagna, Croazia e Grecia. All’ospedale Ca’ Foncello sono ricoverate 17 persone di cui una in terapia intensiva; altre otto persone si trovano all’ospedale di comunità di Vittorio Veneto. I casi di coronavirus da inizio epidemia nella Marca sono 4.188, i decessi 334.