E’ nata l’Usl 2 della Marca: l’azienda sanitaria unica per l’intera provincia. Per ora la rivoluzione è burocratica. In attesa del decollo del Cup unico per la prenotazione di visite ed esami m tutto il trevigiano, le prime novità riguardano la comunicazione tra i vertici dell’Usl e i cittadini. A breve negli ospedali appariranno le foto dei direttori a grandezza naturale con telefoni e mail per poterli contattare. Il direttore generale dovrà anche aprire una pagina pubblica su Facebook. A giugno arriverà il piano di riorganizzazione degli ospedali.
Parola d’ordine: specializzare. Emergenze e interventi di routine saranno garantiti ovunque. Per patologie più specifiche, invece, i pazienti potrebbero doversi spostare in ospedali diversi da quello di riferimento. Ma con la certezza di trovare il meglio.
Francesco Benazzi, direttore generale della nuova Usl 2 della Marca, pronte le “foto segnaletiche”? «In ogni ospedale ci sarà la mia foto a grandezza naturale, assieme a quella del direttore sanitario e del direttore medico del presidio. Saranno impressi tutti i recapiti. I pannelli verranno posizionati all’ingresso principale del Ca’ Foncello, a borgo Cavalli come in ogni altro presidio dove c’è afflusso di persone. In più, ci sarà un contenitore dove tutti potranno lasciare proteste, suggerimenti o anche apprezzamenti».
E la pagina su Facebook? «Devo aprirla. Saremo in prima linea con l’elmetto anche su questo fronte. Fermo restando che preferisco sempre rispondere a voce».
Per i pazienti cosa cambierà con la nuova Usl 2 della Marca? «Per ora nulla: troveranno gli stessi sportelli di sempre e ovviamente gli stessi ospedali. Al momento è più che altro un discorso amministrativo. Ringrazio i miei collaboratori che nell’ultimo periodo hanno lavorato molto per sistemare ogni cosa in vista del cambio».
Con il Cup provinciale le persone saranno spedite a fare visite ed esami in giro per la Marca? «No. Per ora continueranno a fare riferimento alle strutture delle loro vecchie Usl. Quando avremo chiuso il progetto del Cup provinciale potrebbero essere previsti degli spostamenti. Ma cercheremo sempre di favorire i cittadini tenendo conto di dove vivono. Le ambulanze, ad esempio, faranno sempre riferimento agli ospedali a cui siamo abituati».
Qualcuno teme che la nuova Usi sia “trevisocentrica”. «A Treviso c’è la sede amministrativa. Ma le vecchie Usl 7 e 8 non saranno affatto periferia. Tutti i servizi restano in loco. Saranno i direttori a spostarsi».
Il piano di riorganizzazione degli ospedali prevederà chiusure? «Creeremo poli di eccellenza. Nei prossimi sei mesi organizzeremo le reti cliniche. Il personale, comunque, si sposterà solo su base volontaria. Discuteremo con i clinici e ci confronteremo con i sindaci. Ma i servizi non verranno toccati. Nessun ospedale perderà nulla. Semplicemente alziamo l’asticella, mantenendo le strutture attuali e organizzando i vari presidi per punti di prestazione
UN COLOSSO DA 1600 MILIONI DI EURO E QUEST`ANNO SI PARTE CON LA “CITTADELLA”
La mega Usl della Marca. L’azienda sanitaria chiamata a gestire la salute in tutta la provincia ha numeri da record: sei ospedali (Treviso, Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto, Castelfranco e Montebelluna), circa 10 mila dipendenti e un bacino di poco meno di 900 mila cittadini. Ma per le specialità di riferimento anche per il territorio di Belluno si supera quota un milione. Pure il bilancio sarà monstre: i direttori gestiranno risorse per un totale di 1,6 miliardi di euro all’anno. Con l’Usl unica provinciale, comunque, non finirà tutto in un solo calderone. Le vecchie Usl si trasformeranno in aree con un proprio coordinatore. E ogni ospedale verrà gestito in modo diretto. La novità è che saranno super-specializzati: le patologia più complesse verranno canalizzate in poli di eccellenza. Il piano di riorganizzazione verrà ufficialmente chiuso a giugno. Ma negli ultimi tempi è emerso più di qualche esempio.
Il Gazzettino – 2 gennaio 2017