Tredici vacche morte e bruciate, una stalla devastata dalle fiamme e 30 rotoballe appena acquistate finite in cenere. È il bilancio del violento incendio che ha distrutto uno dei fabbricati, per fortuna non l’unico, di un azienda agricola di via Borgo a Trevignano.
Il proprietario, il 76enne Guido Simeoni, resosi conto delle fiamme dopo l’allarme lanciato dai vicini, ha cercato di liberare almeno qualcuna delle manze, ma l’aria della stalla era irrespirabile. Assieme al figlio Paolo, ha quindi cercato di salvare il salvabile prima dell’arrivo dei vigili del fuoco spostando alcuni attrezzi agricoli ed un trattore nuovo di zecca che fortunatamente era già stato portato all’esterno del fienile.
Non vi sono stati feriti ma la moglie 73enne dell’imprenditore agricolo ha subito un malore ed è stata accompagnata per accertamenti all’ospedale di Castelfranco. Ingentissimi i danni alla stalla e al fienile, da cui si sarebbe sviluppato l’incendio, senza contare il danno economico delle 13 manze morte nel rogo. Le mucche dovevano essere spostate a breve perché proprio ieri mattina l’imprenditore agricolo era riuscito a venderle. Un affare andato in fumo come la stalla ed il fienile da cui sarebbe partito, secondo i primi accertamenti, l’incendio. Fino a mezzogiorno infatti l’imprenditore, con suo figlio ed alcuni collaboratori, aveva lavorato in fienile dov’erano state spostate una trentina di rotoballe. Ed è proprio da queste, forse rimaste in contatto con un cavo scoperto, forse a causa di un corto circuito, che attorno alle 13 hanno cominciato a scatenarsi le fiamme, che in pochi secondi, alimentate dalla paglia secca, hanno invaso il fienile.
I primi a dare l’allarme sono stati i vicini di casa dei Simeoni, che hanno visto il fumo grigio puntare la loro casa. A quel punto non si poteva più fare granché: il fuoco era ormai alto e aveva già avvolto fienile e stalla, trasformandola in una camera a gas. «Abbiamo provato ad entrare per portare fuori il bestiame – hanno raccontato padre e figlio – ma lì dentro non si riusciva a respirare». Solo con l’arrivo dei vigili del fuoco i proprietari dell’azienda agricola si sono potuti avvicinare al fabbricato, anche se era ormai chiaro che le manze non avevano avuto scampo.
In via Borgo, a poche centinaia di metri dal centro di Trevignano, sono intervenuti anche i carabinieri, la polizia locale, l’Usl 8 ed il sindaco Ruggiero Feltrin. «Ci spiace per questo incendio, che non ha dato ripercussioni per i cittadini dal punto di vista del fumo (dopo i timori generati dal rogo alla Ceccato Recycling a Castelfranco, ndr. ) ma che ha provocato seri danni ad una delle poche aziende agricole rimaste nel nostro territorio – ha detto il sindaco -. Ora aspettiamo di sapere quali siano state le cause del rogo, che però paiono accidentali».
Il Corriere del Veneto – 2 ottobre 2015