In Trentino tra gli animali c’è un nuovo arrivo: è lo sciacallo dorato (Canis aureus), di cui è stata trovata una carcassa. È la prima prova certa della presenza dell’animale in zona, come riferisce la Provincia autonoma di Trento, dopo una serie di segnalazioni non verificabili in passato.
L’esemplare è stato trovato in Valsugana la mattina di Pasqua, su segnalazione di un cacciatore, insospettito per le caratteristiche insolite del canide. Avvisato il guardiacaccia di zona dell’Associazione cacciatori trentini, è stato recuperato ed è stata data segnalazione alla stazione forestale di Strigno.
È un maschio del peso di 11,4 chilogrammi. Un riconoscimento non semplice, se non si è attenti o esperti, perché si può confondere con altre specie di canidi selvatici e domestici. Si tratta infatti di una specie nuova per le Alpi orientali, perché proviene dall’Europa sud orientale (Balcani), area raggiunta nel tardo Pleistocene (circa 10.000-15.000 anni fa) dalla vicina Anatolia (attuale Turchia).
La sua diffusione è stata poi limitata, si ritiene da ragioni climatiche e dalla competizione con il lupo, alle porzioni più aride e a steppa della penisola balcanica. Uno dei fattori che ora ne avrebbero favorito l’espansione sarebbe proprio la diminuzione della presenza del lupo negli ultimi 150 anni
12 aprile 2012