Dodici miliardi di tagli dal 2010 al 2014, 10 euro di superticket, 17mila medici in meno entro il 2015 e 20 mila euro in meno inbusta paga.
Sono solo alcuni dei tagli alla sanità contro cui la Fp-Cgil Medici e Dirigenti ha lanciato oggi una nuova campagna web.
08 NOV – Che ne sarà della sanità pubblica italiana dopo tutti i tagli delle ultime manovre? La Fp-Cgil Medici e Dirigenti usa l’ironia per spiegarlo. Non perché ci sia da ridere, ma per raggiungere il grande pubblico, come spiega il segretario nazionale della Fp Cgil Massimo Cozza a Quotidiano Sanità, e far comprendere che la battaglia che i medici stanno conducendo non è in difesa dei loro stipendi e delle loro condizioni di lavoro, ma in difesa di un bene che appartiene a ogni cittadino, cioè il diritto alla salute e a un’assistenza sanitaria di qualità.
Lo strumento scelto dalla Fp-Cgil Medici e Dirigenti per spiegarlo è quello di tre mini spot video che vogliono metaforicamente dimostrare le conseguenze drammatiche che i tagli e le manovre rischiano di avere sulle prestazioni e quindi sui cittadini. Tre episodi che fanno perno sulla risata e l’eccesso, ma che non potrebbero essere più espliciti.
E a causare tutto questo, ricordano la Fp Cgil Medici e Dirigenza, saranno 12 miliardi in meno per la sanità dal 2010 al 2014, 1 miliardo in meno per l’edilizia sanitaria, 10 euro di superticket, 17mila medici in meno entro il 2015, risorse per la formazione al 50% e dimezzamento degli 8mila medici precari, 20 mila euro in meno per il blocco del contratto e della retribuzione, contributo di solidarietà forzoso oltre i 90mila euro solo per i medici pubblici, TFR dopo due anni e poi diluito in tre, rottamazione per chi ha 40 anni di contributi, trasferimenti obbligatori, possibilità di perdita dell’incarico e del livello stipendiale anche se con valutazione positiva, stipendi più bassi rispetto ai colleghi francesi, tedeschi e inglesi.
Quotidianosanita.it – 8 novembre 2011
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