«Depositeremo entro domani un emendamento – al Milleproroghe -per ridurre l’Irpef agricola per gli imprenditori con una dichiarazione dei redditi fino ai 10mila euro» ed «altri emendamenti che vanno ad aiutare questo mondo» ha confermato ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Secondo Coldiretti sono circa 387mila le aziende agricole che potrebbero godere dell’esenzione Irpef fino a 10mila euro, mentre il presidente Ettore Prandini rilancia la necessità di «controlli contro le pratiche sleali per il rispetto del divieto di acquisto a prezzi sotto i costi di produzione».
La protesta dei trattori prosegue ma sembra perdere di intensità dopo l’incontro a Palazzo Chigi e le dichiarazioni del Governo su Irpef agricola e assicurazioni (si veda Il Sole24Ore di ieri).
Alcuni non ci stanno. Giovedì alle 15 al Circo Massimo di Roma la prossima manifestazione del “Cra agricoltori traditi”. Lo annuncia il leader Danilo Calvani: «Ci saranno almeno ventimila persone – dice – un gruppo di nostri trattori partirà in corteo dal presidio di Cecchina e arriveranno nel cuore di Roma, fino a Circo Massimo. Dovrebbero essere una quindicina di mezzi scortati dalle forze dell’ordine». Calvani poi aggiunge: «Quella di giovedì sarà solo la prima delle nostre manifestazioni. La nostra protesta andrà avanti». E Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova, annuncia che “Ancora Italia” sarà in piazza giovedì con gli agricoltori del Cra.
Ma altre associazioni danno valutazioni di altro tenore. «Venerdì sono successe tante cose. È stata dal mio punto di vista una giornata positiva» ribatte Roberto Rosati uno dei portavoce degli agricoltori che aderiscono a Riscatto Agricolo, dopo l’incontro con il ministro Francesco Lollobrigida.
«Ho trovato tutta gente che aveva chiarissimo che il nostro governo è al loro fianco. L’esasperazione è forte e quindi vogliono vedere fatti concreti» ha detto il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare. «Alcuni possiamo farli noi come governo subito – ha aggiunto -. Ma siamo solo all’inizio di un percorso ma cambiare una deriva ormai trentennale non si fa in 16 mesi. Conto che con la nuova Commissione europea ci sia un cambio di rotta e si invertano i fattori. Gli emendamenti per posticipare le assicurazioni sulle macchine agricole sono già stati presentati, nel Millepropoghe c’è la fiscalità».
L’agricoltura «ha bisogno di aggregare le imprese per poter superare i limiti strutturali e recuperare unità nelle rappresentanze del mondo agricolo; c’è bisogno di aggregazione e cooperazione per non essere strumentalizzati in campagna elettorale ed essere più forti in Europa» ha sottolineato il presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti. «Uno dei problemi delle aziende agricole italiane è la frammentazione e se gli agricoltori hanno poca forza sul mercato è perché non sono aggregati» ha aggiunto Maretti.
«Sostenere senza ambiguità il made in Italy e tutti i settori collegati all’agricoltura, i coltivatori e la filiera agroalimentare in primis» è il monito che arriva al governo dalla Confsal pesca e agroalimentare, con il segretario nazionale Bruno Mariani. «Il settore in Italia ha ancora tanti agricoltori e impiega oltre 1,2 milioni di persone. Le risorse messe sul piatto da Ue e Italia con la Pac e fino 2027 sono pari a 36,6 miliardi di euro e sono – continua Mariani – invariate rispetto alla scorsa programmazione».
Il Sole 24 Ore