Il Sole 24 Ore, Marzio Bartoloni. Da oggi 1 e fino al 31 dicembre, termine dello stato di emergenza, scatta l’obbligo di green pass per chi vuole salire su aerei, navi e traghetti – interregionali con l’eccezione di quelli dello stretto di Messina – e treni a lunga percorrenza. Sono invece esclusi per ora dall’obbligo i trasporti locali: dagli autobus alle metro.
L’estensione dell’obbligo del certificato verde in un settore così strategico – assieme a quello della scuola – oltre alle tensioni legate alle proteste dei no-vax in varie città e al rischio di caos nei controlli al suo debutto avviene però c on un paradosso evidente: se i passeggeri dovranno esibire il pass che dimostri l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid o un tampone negativo (valido però per 48 ore) non avranno un obbligo simile i 622mila lavoratori del settore. E così da oggi potrebbe capitare che chi controlla sul treno o su un aereo il green pass di un passeggero potrebbe non essere ancora vaccinato. I sindacati del settore Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti insieme ieri hanno condannato le minacce di bloccare i treni sottolineando il sostegno «alla campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico».
Al momento sono 3,5 milioni i lavoratori occupati nei settori in cui vige l’obbligo di pass: tra autonomi e dipendenti, istruzione e sanità – gli unici in cui sussiste l’obbligo per la forza lavoro – assorbono rispettivamente 1,6 e 1,9 milioni di occupati. Nessuna prescrizione, invece per chi lavora nei trasporti a lunga percorrenza così come per chi lavora nella ristorazione dove invece già da agosto serve il pass per i clienti che vogliono mangiare al chiuso: se dovesse scattare l’obbligo anche per questi due settori come si era pensato in un primo momento e come si sta tornando a ragionare in questi giorni – si ipotizza anche la prescrizione per i dipendenti della Pa – allora sarebbero interessati altri 1,3 milioni di lavoratori come fa sapere la Fondazione studi consulenti del lavoro.
Intanto Governo e Regioni lavorano alle regole per il trasporto locale: dopo le nuove linee guida dell’Esecutivo sono attesi i piani di potenziamento degli enti locali entro il 2 settembre. Tra le novità allo studio c’è il ritorno dei controllori mentre la capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all’80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio. Tre le altre misure ci sono obbligo di mascherina a bordo, presenza dei dispenser per igienizzare le mani, sanificazione degli ambienti, vendita dei biglietti con sistemi telematici, regolamentazione degli accessi, videosorveglianza nelle stazioni per monitorare i flussi ed evitare assembramenti.