Era stato ideato per evadere il fisco. Gagliardi è stato interrogato dal giudice Ancona e ha chiesto la scarcerazione
Dietro il traffico di Ketamina, un modo per evadere il fisco. Lo ha ammesso Claudio Gagliardi, il farmacista di Fiavè finito in carcere l’altro giorno con l’accusa di importazione, detenzione e commercializzazione di farmaci illegali. Il professionista ieri è stato interrogato dal giudice Carlo Ancona e ha confessato di aver venduto ai veterinari il farmaco non registrato. In questo modo, i professionisti potevano effettuare interventi senza fatturarli evadendo il fisco.
I veterinari usando farmaci non registrati potevano far risultare un numero inferiore agli interventi reali. Peccato che la Ketamina sia equiparata a una droga e, quindi, l’accusa per il farmacista sia gravissima. Ieri Gagliardi ha spiegato la sua posizione e il suo difensore ha anche presentato istanza di scarcerazione. Il farmacista ha spiegato di essersi prestato al meccanismo solo per favorire i clienti, senza ricavarne un particolare vantaggio economico. In tutto, i veterinari che acquistavano la ketamina da lui erano una quindicina. Dal punto di vista penale non rischiano nulla, ma adesso la loro posizione passerà al vaglio della Guardia di Finanza per accertare l’eventuale evasione fiscale.
Gagliardi era finito in carcere. Agli arresti domiciliari, invece Umberto Saltuari, 57enne di Montagna, in provincia di Bolzano e amministratore unico della Sanifarm con sede sia a Fiavè che in Alto Adige. E poi Francesco Gagliardi, 31 enne di Fiavè, addetto settore commerciale Sanifarm e figlio del farmacista, sua sorella Arianna Gagliardi, 24 anni, impiegata nella farmacia, Rainer Saltuari, 26enne di Egna, addetto settore commerciale Sanifarm e Marika Cherotti, 29enne di Fiavè, addetta settore commerciale Sanifarm.
L’accusa per tutti è di concorso nell’importazione, la detenzione e la commercializzazione di farmaci che non hanno avuto l’autorizzazione dell’Aifa. In particolare la ketamina è considerata uno stupefacente essendo un anestetico con effetto dissociativo. L’indagine è iniziata nell’agosto nel 2009 quando a Vezzano viene fermato un addetto della Sanifarm di Fiavè che sta trasportando del Ketamidor, farmaco austriaco la cui vendita non è consentita in Italia. Da qua, con il coordinamento del pm Davide Ognibene sono partite le indagini.
L’ATTIVITÀ. Claudio Gagliardi è arcinoto a Fiavè anzitutto come farmacista del paese, titolare appunto dell’unica farmacia (regolarmente aperta).
Nel capoluogo del Lomaso è attiva poi Sanifarm, con un capannone-deposito di farmaci veterinari, che i camion hanno continuato a portare e prelevare anche dopo il clamoroso arresto e le denunce per supposta importazione illegittima dall’Austria di prodotti contenenti un potente analgesico con effetti psicotropi, alternativo alla morfina.
1 marzo 2011