Nascerà ufficialmente martedì a Roma, con una conferenza stampa alla Camera, il nuovo partito di Flavio Tosi. Per il nome, resta favorito lo sbrigativo «Fare!» ma la scelta non è ancora definitiva. In settembre ci sarà la prima convention nazionale.
Il nuovo partito dovrebbe puntare molto sul federalismo, messo ultimamente da parte dalla Lega di Salvini, e avere una struttura in grado di lasciare ampia autonomia alle strutture regionali. Per saperne di più occorre attendere qualche giorno, quando si saprà anche la collocazione dei tosiani all’interno del panorama politico. Fino a qualche tempo fa, nessuno avrebbe avuto il minimo dubbio: un partito di centrodestra, magari vicino alle posizioni del movimento che fa capo a Corrado Passera, o a quelle di Angelino Alfano, o a quelle di una serie di gruppi ex Dc. Da qualche tempo, però, si moltiplicano sussurri di un avvicinamento tra il sindaco di Verona e Matteo Renzi (peraltro già amici quando Renzi era sindaco di Firenze).
L’edizione web de Il Foglio scrive che «il sindaco di Verona ha scelto di avvicinarsi sempre di più al perimetro di governo, triangolando con l’universo centrista che ruota attorno alla coppia Alfano-Fitto, e nei prossimi giorni potrebbe mettere a disposizione del nuovo soggetto politico che nascerà in parlamento in sostegno del Pd (e che sarà formato da una decina di transfughi di Forza Italia non solo vicini a Verdini) i suoi tre senatori: Patrizia Bisinella, Raffaella Bellot e Emanuela Munerato. Difficile che qualcuno di loro abbia anche un posto al governo: più probabile che si apra uno spazio quando si andranno a ridisegnare le geometrie delle commissioni parlamentari». Sarà davvero così? A Verona molti sottolineano gli incontri tra Tosi e i vertici locali del Pd per concordare alcune nomine, e malignano sul fatto che, i più arrabbiati dalla mancata nomina di Orietta Salemi (Pd) a vicepresidente della commissione regionale Sanità, siano stati proprio i tosiani.
Secca la smentita della senatrice Bisinella. La parlamentare (che è anche la compagna di Flavio Tosi) spiega infatti che quello che nascerà martedì sarà «un soggetto politico nuovo per far capire ai cittadini che può esistere un’azione di governo alternativa a quella del centrosinistra». Nel mirino di Tosi, ancora e sempre, le primarie del centrodestra, perché «ormai – spiega Bisinella – nel centrodestra c’è un vuoto da colmare». Quanto al rapporto con la Lega, la senatrice parla di dialogo con tutti ma sottolinea le differenze con «quei populismi che di certo non ci appartengono».
Intanto ieri, ospite al Caffè della Versiliana a Marina di Pietrasanta, Salvini ha detto: «Luca Zaia candidato premier del centrodestra e della Lega? Perché no?! So che a Luca piace finire quel che inizia, ma non lo escludo. Saranno comunque i cittadini a scegliere il leader»
Il Corriere del Veneto – 15 luglio 2015