Secondo le sigle sindacali dei medici il sistema sanitario toscano “rischia l’asfissia”. “Basta con il blocco delle assunzioni, l’assessore Scaramuccia ci convochi”
“Il sistema sanitario toscano rischia l’asfissia”. L’allarme arriva dalle segreterie regionali dei sindacati di medici, veterinari e personale sanitario (Anaao Assomed, Aaroi Emac, Anpo Ascoti Fials, FP Cgil Medici, Cimo Asmd, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Federazione Veterinari e Medici, Snabi Sds) che denunciano in una nota congiunta il blocco del turn over avviato da molte aziende sanitarie della Toscana sulle professioni mediche. Le assunzioni sono ferme e la sanità toscana rischia di risentirne è il messaggio dei sindacati.
“L’azione amministrativa di non sostituzione dei colleghi – scrivono i rappresentanti sindacali – è condotta senza informazione ai sindacati” scaricando su chi è in servizio “l’onere di continuare a garantire l’erogazione delle attività sanitarie in condizioni organizzative sempre più precarie e foriere di rischi”. In particolare i medici denunciano “la mancata sostituzione delle gravidanze e la riduzione del part time” che si tradurrebbero “in una limitazione del diritto alla maternità”.
I sindacati hanno criticato “i tagli indifferenziati del personale sanitario della finanziaria regionale” proponendo “un confronto per valutare risparmi, ristrutturazioni e riconversioni mirate (punti nascita con meno di 500 parti l’anno, piccoli ospedali con meno di 100 posti letto, estrema frammentazione dell’organizzazione nelle unità ospedaliere universitarie). Stiamo ancora aspettando una convocazione da parte dell’assessore Scaramuccia”.
I sindacati, inoltre, ricordano che “nei prossimi 5 anni in Toscana andranno in pensione più di 2000 operatori” invitando a “aprire un largo confronto sull’argomento e la necessità di una organizzazione del lavoro che superi le rigidità attuali e risponda alle differenze di genere legate alla crescente presenza in sanità delle donne”.
Repubblica.it – 14 marzo 2011