Peste bubbonica, identificato un caso negli Stati Uniti nell’Oregon: l’uomo contagiato dal suo gatto. L’animale è morto
Allarme peste bubbonica. Un caso in un essere umano è stato di recente identificato negli Stati Uniti, nello stato dell’Oregon. La persona contagiata è al momento sotto cura e probabilmente è stata infettata dal suo gatto. Dopo 8 anni così la malattia compare di nuovo negli Stati Uniti. Inoltre l’uomo colpito è stato contagiato dal suo gatto. Usualmente la patologia – oggi curabile con antibiotici – viene trasmessa dalle pulci portate da animali selvatici. Il responsabile dei servizi sanitari della ‘Deschutes County’ in Oregon, Richard Fawcett, ha fatto sapere che l’infezione nel paziente è iniziata con tutta probabilità nei linfonodi – segno tipico della peste bubbonica – e si è diffusa nel sistema sanguigno: «Ma il malato – ha detto – ha risposto molto bene alla terapia antibiotica e dopo un ricovero è ora in via di recupero. Il gatto che ha trasmesso la peste era molto malato e probabilmente ha contratto la malattia da un roditore morto».
I medici hanno sottoposto a terapia antibiotica anche i familiari e vicini della persona contagiata. È estremamente raro che la peste colpisca e venga trasmessa invece dai cani domestici – anche se nel 2014 quattro abitanti del Colorado sono stati infettati da un pit bull – ma in via precauzionale, la contea di Deschutes ha invitato i cittadini a tenere al guinzaglio i cani, a evitare che entrino in contatto con roditori, e a portarli immediatamente da un veterinario se mostrano alcun sintomo di malessere o infezione. In media, negli Stati Uniti, si verificano circa sette casi di peste all’anno in esseri umani, tipicamente all’ ovest, in aree rurali con molti animali selvatici. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, i rari contagi degli ultimi anni sono apparsi per lo più in specifiche zone del New Mexico, Arizona, Colorado, California, Oregon e Nevada.
La peste bubbonica è un evento raro in un paese sviluppato e anche se ci sono cure a disposizione, la malattia resta pericolosa.