La Lav aveva presentato un esposto. Il Comune: un danno alla città. Il Carnevale di Ronciglione, nel Viterbese. L’assessore agli animalisti: siete una lobby
È finita su una transenna che le ha tranciato di netto la giugulare e squarciato il torace. E’ morta così Tiffany, la cavalla rimasta uccisa durante il Palio di Ronciglione, centro del Viterbese celebre proprio per il suo Carnevale, di cui la corsa a vuoto (ovvero senza fantini) è uno dei momenti più importanti. La corsa durante la quale è morta la cavalla (e altri tre sono rimasti feriti) faceva parte delle batterie di qualificazione, sabato scorso. Tanto che in seguito alle polemiche divampate dopo la morte dell’animale la finale di martedì scorso, Martedì grasso, è stata annullata.
L’animale rimasto ucciso correva per la scuderia di Montecavallo, una delle 9 che partecipano in rappresentanza degli altrettanti rioni del paese. La corsa da sempre si tiene per le antiche strade e le piazze di Ronciglione, su asfalto e sanpietrini. L’incidente è avvenuto in piazza della Nave. Nei video e nelle foto si vede benissimo la cavalla che affronta una curva a tutta velocità, ma scivola e va a sbattere sulla transenna che divide lo spazio riservato alla corsa da quello degli spettatori, molto numerosi anche quel giorno, nonostante la pioggia. L’impatto è molto violento, l’animale finisce a terra, in preda alle convulsioni, e poco dopo muore, nonostante i veterinari si siano già avvicinati per soccorrerlo.
La Lav, la lega antivivisezione, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Viterbo «affinché il sindaco e il Comitato organizzatore del Palio vengano perseguiti per uccisione e maltrattamento di animali (articoli 544 bis e ter del Codice penale)». Per l’associazione animalista, le corse a vuoto contravverrebbero alle norme dei ministeri dell’Interno e della Salute sui palii e le corse.
Nei giorni scorsi però il sindaco Massimo Sangiorgi si è giustificato dicendo che l’incidente era avvenuto a causa delle disposizioni dell’Unire, che avrebbero costretto gli organizzatori a restringere il naturale percorso della corsa proprio nel punto in cui si è verificato l’incidente. Anzi, Sangiorgi ha insistito a puntualizzare che la corsa rispetta ogni anno le disposizioni, «come riscontrato da polizia locale e carabinieri». E ha annunciato «azioni di tutela» che il Comune avvierà «contro chi ha causato un danno alla cittadina», spiegando che l’anno prossimo il Palio si rifarà. Mentre Riccardo Paradisi, assessore delegato alle Corse, ha polemizzato con gli animalisti, «una lobby potente, ma che non ha niente a che vedere con chi i cavalli li ama davvero», col sostegno dei rappresentanti delle scuderie e della Pro Loco. E il sindaco ha concluso: «E’ insopportabile che ogni palio sia un patibolo per il paese. Giù le mani dal palio. Impediremo con tutte le nostre forze che le istituzioni ce lo portino via».
Il Carnevale di Ronciglione si svolge quasi ininterrottamente da 130 anni, ma le sue origini sono molto più antiche. La stessa «corsa a vuoto» è ripresa da quella che si svolgeva su via del Corso, nella Capitale. Fra gli altri appuntamenti, la corsa degli Ussari, cavalieri vestiti con costumi ottocenteschi al galoppo per le vie del paese, per rievocare il periodo della dominazione francese e la sfilata dei Nasi rossi, gli adoratori di bacco, che offrono maccheroni ai passanti.
Corriere.it – 13 marzo 2011