Oggi incontri tra i tecnici, domani ci saranno i tavoli politici. Ma una nota di Errani fa pensare che si stiano aprendo spiragli per una soluzione positiva: “Anche nel Governo comincia a maturare la consapevolezza che i ticket sono un errore grave”.
Nell’immediato servirebbero 381 milioni di euro, per coprire gli ultimi mesi del 2011 e rinviare ad un confronto più meditato le forme di compartecipazione dei cittadini a partire dal 2012.
Due giorni per sciogliere il nodo dell’applicazione dei ticket, previsto dalla manovra economica e ribadito in un decreto ministeriale firmato mercoledì scorso.
Per arginare il “fronte del no”, con una decina di Regioni pronte a dare battaglia pur di non sottostare all’imposizione ad applicare i ticket, si apre oggi una due giorni di confronto serrato tra Governo e Regioni. Già al lavoro da questa mattina i tecnici regionali, che nel pomeriggio incontreranno i super tecnici dei ministeri coinvolti: Francesco Massicci per l’Economia e Filippo Palumbo per la Salute.
La soluzione potrebbe essere quella di reperire i 381 milioni necessari a coprire i ticket sulla specialistica per questi ultimi mesi del 2011, affidando poi al Tavolo di confronto già annunciato una rimodulazione delle forme di compartecipazione dei cittadini alla spesa. Per reperire queste risorse potrebbe anche trovare spazio l’idea lanciata da Umberto Bossi e ripresa dal presidente del Piemonte Roberto Cota.
Gli esiti del lavoro dei tecnici di oggi arriveranno domani nelle sedi politiche: alle 10.00 dovrebbero infatti riunirsi gli assessori alla Sanità, alle 11.00 i presidenti regionali, per poi arrivare nel primo pomeriggio ad un incontro risolutivo con il Governo.
Quotidianosanita.it – 1 agosto 2011