E’ il test più impegnativo di tutti, se non per la difficoltà delle domande, per questioni logistiche e organizzative. Oltre duemila candidati, per la precisione 2.251, la stragrande maggioranza dei quali si recherà, stamattina, in tre diverse sedi dell’università di Verona: agli istituti biologici, al Polo Zanotto e nelle aule della facoltà di Economia, mentre una minoranza si presenterà a Trento.
Sono gli aspiranti medici, tecnici ospedalieri, fisioterapisti, logopedisti, ovvero tutti quelli che, se passeranno la selezione si troveranno ad iniziare un corso di laurea della durata triennale in professioni sanitarie. Ancora una volta, sono molto di più le ragazze dei ragazzi: 1590 iscritti sono di sesso femminile contro 661 di sesso maschile.
In tutto sono 1020 i posti a disposizione, divisi in dieci corsi. Insomma, ogni iscritto ha circa meno della metà delle possibilità di passare. Tutto dipende, però, da quello scelto: ci sono dei corsi dove il rapporto è addirittura di uno a dieci: è il caso di Fisioterapia dove ci sono 756 aspiranti per 70 posti. A Infermieristica, per la prima volta negli ultimi anni, il numero dei candidati si avvicina quasi alla parità rispetto ai posti a disposizione: sono 785 per un totale di 755 posizioni. Un segno, per chi segue le vicende professionali, anche delle difficoltà della categoria, nonostante il lavoro, fino a qualche anno fa, fosse considerato uno dei più sicuri. «Ci sono dei casi – spiega Luigino Schiavo, presidente del collegio degli infermieri professionali del Veneto – in cui non si riesce a trovare un posto definitivo con uno stipendio stabile e c’è anche il fenomeno, per ora limitato, dei trasferimenti all’estero: quest’anno sono giunte in sede una cinquantina di domande da tutta la regione, in particolare da parte dei neolaureati. Ma sono convinto che, con i prossimi pensionamenti, la situazione si normalizzerà in pochi anni: è un peccato, invece che sia diminuita in questo modo l’indicazione di Infermieristica come prima preferenza. Ci sarà una selezione minore».
Il quadro del testo di oggi viene completato dai corsi di Ostetricia (152 candidati per 25 posti), Logopedia (218 per 25 posti), Igiene dentale (80 per 30 posti), Tecnica della riabilitazione psichiatrica (74 per 30 posti), Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare (32 per 15 posti), Tecniche di laboratorio biomedico (54 per 25 posti), Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (78 per 25 posti), Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (22 per 20 posti). Il test è unico per tutti e ogni candidato può indicare tre corsi in grado di preferenza.Altri test per l’iscrizione ai corsi ad accesso programmato si terranno nel corso del mese di settembre, a partire da quello di Scienze per il servizio sociale, che conta 115 candidati per 56 posti e si terrà venerdì. In calendario, la settimana prossima, ci sono, infine, Scienze delle attività motorie e sportive, (521 candidati per 226 posti, previsto per lunedì), con Biotecnologie (334 per 120 posti, martedì) e mercoledì 10 con Scienze e tecnologie viticole ed enologiche (128 per 56 posti, mercoledì).
Corriere di Verona – 3 settembre 2014