Molti candidati si concentrano sullo studio di Biologia: è la scelta giusta? I test di ingresso per le facoltà di Medicina-Odontoiatria e Veterinaria prevedono, rispettivamente, 14 e 12 domande di biologia su un totale di 60 (in base alle modifiche previste nel nuovo decreto che introduce, tra l’altro, la rilevanza del voto di maturità ai fini della valutazione finale).
Per ognuno dei quesiti vengono proposte cinque opzioni di risposta. Gli studenti puntano molto su questa materia: statisticamente infatti su circa 8 mila candidati che nel 2012 si sono presentati ai test di ammissione in Campania il 56% ha risposto correttamente alle domande di Biologia. Quest’ultima inoltre viene insegnata alle scuola superiori e quindi in molti casi la preparazione costituisce un ripasso (le nozioni sono peraltro piuttosto fresche visto che le prove sono state anticipate da settembre al 23 luglio per Medicina e Odontoiatria e al 24 luglio per Veterinaria).
Attenzione alle domande a trabocchetto
Più facile cadere sulle domande di Ragionamento logico, Chimica, Fisica e Matematica e Cultura Generale. Puntare su Biologia evita quantomeno il rischio di domande bislacche e stravaganti (basti pensare alle polemiche sorte qualche anno fa per il sillogismo proposto ai candidati “nessun calciatore è zoppo –alcuni uomini sono zoppi- dunque alcuni uomini non sono calciatori”).
Quanto contano le risposte di Biologia
Ma non solo: concentrarsi sui quesiti di Biologia è utile anche ai fini dell’esito finale. In caso di parità in graduatoria di ammissione tra due candidati di infatti il peso delle materie con il maggior numero di risposte esatte è, in ordine decrescente: cultura generale e ragionamento logico; biologia; chimica; fisica e matematica.
Test di Medicina e Veterinaria: consigli utili
In ogni caso è utile ricordare che non conviene tentare la fortuna se non si conosce la risposta: ad ogni errore infatti viene sottratto un quarto di punto. Meglio quindi, in questi casi, lasciare la casella in bianco. Se il tempo per la preparazione scarseggia quindi meglio concentrarsi su parti settoriali del programma ripetute in maniera approfondita piuttosto che accontentarsi di una infarinatura generale e più superficiale ma onnicomprensiva.
Il tempo totale per la prova è stato ridotto a 90 minuti.
28 maggio 2013