Il caso Zooprofilattico, ovvero la guerra intestina tra il commissario Lucio Verticelli e il direttore Rossella Lelli (nella foto con la giornalista televisiva Monica Maggioni) che sta paralizzando l’istituto Caporale di Teramo, ha ispirato una visita istituzionale di rappresentanti politici delle due Regioni alle quali fa riferimento l’ente scientifico: Abruzzo e Molise. L’iniziativa è stata sollecitata dal Molise e la giunta abruzzese vi ha subito aderito. Nei giorni scorsi sono andati in visita all’Izs due assessori regionali del Molise (Gianfranco Vitaliano e Filoteo Di Sandro) e tre dell’Abruzzo (Paolo Gatti, Luigi De Fanis ed Enrico Mazzarelli). I cinque hanno avuto una lunga conversazione con il commissario Verticelli.
Gli avrebbero ribadito di considerare lui come vertice dell’istituto (il commissario, all’Izs, ha i poteri di presidente e cda) e gli avrebbero chiesto qualche azione in più per normalizzare la situazione e portare più serenità tra i dipendenti. In sintesi: se Rossella Lelli dovesse continuare a delegittimare Verticelli, quest’ultimo sarebbe autorizzato dalle Regioni a prendere dei provvedimenti contro di lei. Finora solo annunciati. Nelle prossime settimane verrà istituita una commissione di monitoraggio congiunta Abruzzo-Molise, che dovrebbe recarsi periodicamente a controllare come vanno le cose nell’istituto e tranquillizzare così il ministero della Salute. La guerra era stata dichiarata ufficialmente all’inizio di gennaio dallo stesso Verticelli, con un esposto denuncia consegnata al Procuratore della Repubblica di Teramo, al Presidente della Regione Abruzzo, al Presidente della?Regione Molise e a tutti i dirigenti dell’Izs, nella quale muoveva, formalmente, una serie di accuse pesantissime alla dottoressa Lelli, moglie dell’ex direttore Vincenzo Caporale, ora in pensione (ma che ha impugnato il pensionamento davanti al giudice del lavoro). Nella parte conclusiva della sua denuncia Verticelli prefigurava un provvedimento interdittivo nei confronti della stessa Lelli.
Secondo il commissarioi, Caporale, da quando è stato collocato in pensione, starebbe tentando «di screditare l’attività dell’istituto al fine di evidenziare come la sua assenza stia determinando la paralisi dell’istituto stesso». L’ultimo atto di guerriglia del direttore Lelli è stato nominare un segretario generale in contrapposizione a quello appena nominato dal commissario. Di più: la Lelli avrebbe detto ai dirigenti amministrativi di non eseguire le deliberazioni del commissario, «così ingenerando», scrive Verticelli, «un vero e proprio caos amministrativo». E se quest’ultimo lascia intendere che dietro la Lelli ci sono Caporale e i tanti seguaci dell’ex leader tuttora presenti all’interno dell’Izs, Verticelli avrebbe il sostegno della Regione Abruzzo.
Quanto a Caporale, interpellato dal quotidiano il Centro, è stato deciso: «Non ho niente da dire. Trovo assolutamente ignobile che mi si coinvolga in una situazione in cui c’è una chiara incapacità di gestire un istituto che prima si gestiva benissimo».
Tratto da “Il Centro” – 22 gennaio 2012