La Stampa. Consentire di far riprovare l’ebbrezza del sold out a cinema, teatri e stadi. Lo chiede Salvini e questo non sarebbe una novità. Ma lo reclamano a gran voce anche cantanti, discotecari, Conte e Renzi, per una volta sulla stessa linea. Tutti a pensare, senza dirlo, che il Cts ha avuto il braccino corto a consentire il ritorno solo all’80% della capienza di sale cinematografiche e affini e a lasciare ancora vuoto un quarto degli spalti negli stadi. La parola d’ordine che dilaga trasversalmente è «100% subito». La pronuncia il leader dei 5 Stelle, che prima si autoproclama «ex premier delle ripartenze» e poi dice che «se siamo seduti in cinema e teatri forse possiamo andare al 100%». Più deciso ancora Renzi. «Questa tarantella non la capisco, bisogna tornare a riempire teatri, stadi e università». Va giù duro il cantante Cosmo: «Le indicazioni del Cts sono ridicole, nel resto d’Europa sono andati tutti oltre», dice esternando il pensiero di molti artisti.
Il leader del Carroccio a sua volta rilancia: «La nostra richiesta è riaprire tutto per tutti. Se il Green Pass ti rende sicuro e puoi andare allo stadio e a teatro, puoi farlo a piena capienza» è il suo ragionamento, giudicato «incoerente» dal virologo del San Matteo di Genova, Andrea Bassetti, che fino a qualche tempo fa veniva persino etichettato come simpatizzante leghista. Mentre ora a Salvini dice che «non si può avere tutto, le aperture al 100% senza però il Green Pass», ancora ieri osteggiato. Ma passi se l’attacco arriva da un medico al quale fino a ieri si strizzava l’occhio. Il problema per Salvini è quando i distinguo arrivano dal suo stesso partito. E non da un esponente di secondo piano, ma dal presidente della Conferenza delle Regioni, il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga, che ribaltando il giudizio del leader giudica il parere del Cts «una decisione equilibrata, che recepisce le proposte regionali e ridà ossigeno al mondo dello spettacolo e della cultura, coniugando le esigenze della ripresa con le regole basilari della prevenzione». Il sottosegretario allo sport Vezzali dal canto suo ringrazia per gli stadi al 75% della capienza e rilancia: «Si tratta di un altro importante passo nel percorso verso la normalità. Ora, con l’apporto responsabile di tutti, andiamo avanti e lavoriamo per arrivare quanto prima al 100%».
Sicuramente non sono in vena di ringraziamenti i proprietari delle discoteche, destinate a rimanere chiuse ancora per un bel po’ nonostante i ripetuti appelli delle associazioni di settore. «Al Cts – rivela un componente del comitato – non abbiamo ancora ricevuto alcuna richiesta di parere in merito dal ministro competente». Segno che nel governo non c’è intenzione di ridare il via alle danze nemmeno con il Green Pass. Con il quale si potranno riempire gli spalti per le Atp Finals, il più importante evento di tennis maschile di fine stagione, in programma a Torino dal 14 al 21 novembre con protagonisti gli otto giocatori migliori del 2021. Gli esperti del comitato hanno infatti concesso una deroga al limite del 75% di capienza, che a questo punto dovrebbe essere portata direttamente al 100%