Le società: «Ricorreremo al Consiglio di Stato. Noi in regola». confermata la multa di oltre 180 milioni di euro inflitta dall’Antitrust alle due case farmaceutiche, Roche e Novartis, accusate di aver favorito un farmaco più caro per la cura di alcune patologie dell’occhio.
Lo ha deciso ieri il Tar del Lazio che ha respinto i ricorsi presentati dalle due aziende farmaceutiche “sorelle” (Novartis possiede il 33% di Roche).
La sentenza è stata emessa dalla I sezione del Tar del Lazio e conferma la sanzione che era stata inflitta dall’Antitrust (l’istanza era stata sollevata dalla Soi, la Società oftalmologica italiana) alle due società nel marzo scorso (90 milioni per Roche e 92 per Novartis, già pagati per evitare eventuali ulteriori interessi sugli importi). L’Autorità ritenne che Roche e Novartis avessero realizzato un “cartello” tale da condizionare le vendite di un farmac o o f t a l mi c o , con l’obiettivo di ridurre l’acquisto di quello più economico (Avastin) in favore del più costoso (Lucentis).
Per il Ssn, l’intesa avrebbe comportato un esborso aggiuntivo stimato in oltre 45 milioni di euro nel solo 2012, con possibili maggiori costi futuri fino a oltre 600 milioni di euro l’anno. Da qui le pesanti sanzioni comminate dall’Antitrust per la particolare gravità dell’illecito.
Dal canto loro, le case farmaceutiche avevano sempre respinto le accuse, forti dei pareri di Aifa e Consiglio superiore di Sanità, secondo cui i due farmaci non sono equivalenti. In quanto Avastin era ed è un farmaco antitumorale che però veniva usato “fuori indicazione” (in gergo off label) per uso oftalmico, opportunamente diluito e rielaborato dai farmacisti non solo prima della messa in commercio del più costoso Lucentis, ma anche dopo, per questioni di risparmio. Le case farmaceutiche non si erano però opposte. È con lo stop ai rimborsi dei farmaci off label da parte del Ssn quando sul mercato esiste già un corrispondente più adeguato che è esplosa la vicenda.
«Ricorreremo al Consiglio di Stato» fanno sapere, in due distinte note, Novartis e Roche. «Amarezza per questa sentenza – spiega Roche – che rischia di minare alla base i sistemi regolatori italiano ed europei». Inoltre si auspica che in sede di Consiglio di Stato «vengano approfonditi gli elementi tecnico-scientifici» a sostegno della correttezza dei comportamenti delle società.
«Adesso chiediamo risarcimenti in favore del Ssn – ha affermato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – poiché il cartello sui farmaci AvastinLucentis ha prodotto un danno stimato in 1,2 miliardi di euro».
Soddisfatto anche il presidente della Soi, Matteo Piovella, anche se «non siamo ancora riusciti a rendere disponibile la terapia meno cara (l’Avastin, ndr): a oggi 100mila persone con maculopatie non sono curate nel modo migliore».
Il Sole 24 Ore – 3 dicembre 2014