Il Commissario: risparmi consistenti da illuminazione pubblica e affitti. No a fusioni tra Carabinieri e Polizia, puntare a sinergie. L’accelerazione sulla “potatura” della giungla delle quasi 8mila partecipate con l’anticipo a fine luglio del piano di razionalizzazione. E l’attuazione della prima fase della “spending” prevista dal decreto Irpef per recuperare i 2,1 miliardi di risparmi attesi dalla stretta sugli acquisti di beni e servizi nella Pa e dal passaggio da 32mila a sole 35 stazioni appaltanti.
Sono i due principali obiettivi che intende centrare prima della pausa estiva il commissario straordinario alla revisione della spesa, Carlo Cottarelli. Che per settembre conta di chiudere il dossier sui fabbisogni standard dei Comuni anche nell’ottica della rivisitazione del patto di stabilità interno. E che guarda con attenzione alla proposta preparata dall’Agenzia del Demanio per recuperare il prossimo anno molte risorse dalla gestione degli immobili pubblici con interventi antisprechi su affitti, pulizia e costi per riscaldamento e elettricità.
Un’operazione che potrebbe essere perfezionata con la prossima legge di stabilità con cui dovrà scattare la “fase 2” della spending dalla quale dovranno arrivare almeno 14 miliardi (il Def fissa un obiettivo di 17 miliardi), in gran parte da utilizzare per estendere e rendere strutturale il bonus Irpef da 80 euro. Per il 2014 il Commissario conferma che non ci saranno interventi aggiuntivi rispetto a quanto già previsto. Stando alle indicazioni fornite da Cottarelli nel corso di un’audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera la prossima legge di stabilità dovrebbe prevedere anche una nuova operazione “cieli bui” riveduta e corretta e l’attivazione di sinergie mirate nel comparto sicurezza, senza però ricorrere a fusioni tra polizia e carabinieri.
«Non ho mai parlato di cambiamenti radicali rispetto alla struttura esistente, in particolare non ho mai parlato di fusione tra carabinieri e polizia», precisa Cottarelli. Che lascia intendere che si potrebbe agire su tre versanti: migliore distribuzione territoriale delle forze di polizia, centrale unica per gli acquisti di veicoli ed elicotteri e rivisitazione dei corpi specializzati per evitare duplicazioni. Il Commissario, che nelle proposte formulate al Governo in primavera aveva quantificato in 1,5 miliardi
7 Il i risparmi realizzabili sul terreno della sicurezza nel 2015, afferma che su questo fronte in Italia rispetto al Pil la spesa è di mezzo punto percentuale sopra la media dell’Eurozona.
Quanto alle partecipate, l’obiettivo rimane quello di scendere da 8mila aziende a circa mille cedendo o sopprimendo subito quelle non di pubblica utilità. Sulla base del decreto Irpef il piano di riordino dovrebbe essere pronto entro l’autunno ma Cottarelli fa sapere che ci sarà un’accelerazione: «Stiamo lavorando intensamente poiché ci è stato chiesto di presentare entro fine luglio un programma di razionalizzazione delle partecipate».
Ed entro settembre dovrebbe essere ultimato il dossier sui fabbisogni standard degli enti locali, destinati a confluire in un’unica banca dati. Come «input alla legge di stabilità» dovrebbero arrivare anche gli indici di efficienza per i Comuni. Una questione che – afferma Cottarelli – «credo debba essere affrontata nell’ambito della rivisitazione del patto di stabilità interno».
Cottarelli torna anche sull’idea lanciata nelle scorse settimane per realizzare risparmi con la razionalizzazione del sistema di illuminazione della rete stradale. «Sull’illuminazione pubblica possiamo realizzare risparmi significativi, spendiamo il doppio della Germania», ribadisce il Commissario, preannunciando l’arrivo di un’apposita «proposta normativa, prima della legge di stabilità» che scaturirà dal lavoro in corso con il ministero dello Sviluppo economico. Quanto alla gestione degli immobili pubblici, Cottarelli sostiene che gli interventi elaborati dall’Agenzia del demanio possono «dare risparmi significativi».
Sole 24 Ore – 26 giugno 2014