Due cuccioli di cane ‘Corso’ di circa due mesi, con la coda mozzata, sono stati trovati dal personale della Guardia zoofila ambientale provinciale durante un controllo effettuato nei giorni scorsi a Forlimpopoli. Da una prima ricostruzione sembra che le code dei cuccioli siano state strette da elastici in modo da provocarne la necrosi con successivo distacco. La pratica è illegale.
«Solamente un medico veterinario, che abbia constatato secondo scienza e coscienza, concreta esigenza per il benessere dell’animale stesso e sotto la propria diretta responsabilità, può eseguire questi interventi che rientrano a pieno titolo nelle pratiche mediche», spiega il comunicato del Nucleo operativo del Corpo della Guardia zoofila ambientale di Forlì-Cesena. Gli animali sono stati sequestrati, mentre l’allevatore che li deteneva è stato deferito all’autorità giudiziaria. «Se non si taglia, non si vendono»: così si sarebbe giustificato l’allevatore di fronte alle contestazioni delle Guardie zoofile. «Infatti, i cuccioli, per altro non ancora iscritti presso l’anagrafe canina del Comune, sarebbero stati consegnati la settimana seguente a due persone che li avevano prenotati espressamente con la coda tagliata», prosegue la nota. Il mancato rispetto della normativa specifica è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. «I cani – concludono le forze dell’ordine – devono obbligatoriamente essere iscritti ed identificati con microchips all’anagrafe canina sul luogo di residenza del proprietario della fattrice. Le violazioni amministrative sono soggette a prescrizione quinquennale e per tanto eventuali difformità sono sanzionabili fino ai cinque anni successivi dalla data in cui sono commesse».
Il Resto del Carlino – 2 agosto 2013