Una Tobin tax più leggera, ma estesa a tutte le transazioni sui prodotti finanziari, escluse quelle sui titoli di Stato, altre modifiche alla già complicatissima Iuc, che dal 2014 sostituirà l’Imu, qualche aggiustamento alla manovra sulle pensioni, una nuova tassa sulle multinazionali che producono reddito in Italia attraverso i portali Internet e un’imposta di bollo sui titoli più pesante. Potrebbero essere queste le principali modifiche alla legge di Stabilità nel corso dell’esame alla Camera.
In commissione Bilancio la scrematura degli oltre 3.400 emendamenti presentati dai gruppi, 1.200 dei quali solo dai deputati del Pd, non è ancora iniziata, ma su alcune proposte di modifica c’è già un certo consenso nella maggioranza che sostiene il governo di Enrico Letta. L’ampliamento della Tobin tax, ad esempio, è stato proposto dal Pd, ma l’alleggerimento della tassa insieme all’allargamento della base imponibile è stato sottoscritto anche dai capigruppo in commissione Bilancio di Scelta civica, Ncd, Sel, del Gruppo misto e della Lega Nord. L’aliquota del prelievo potrebbe dunque scendere notevolmente, dallo 0,2% allo 0,001 %, ma essere applicata a una quantità molto più ampia di transazioni finanziarie, incluse quelle sui prodotti derivati. L’obiettivo è quello di reperire maggiori risorse, ritenute necessarie anche dal governo per rafforzare il taglio delle tasse sul lavoro e sulle imprese.
A questo punta anche la cosiddetta «web tax» proposta dal Pd, per tassare le imprese multinazionali che operano in Italia attraverso i portali telematici, che sarebbero obbligate ad aprire una partita Iva nel nostro Paese. Serve per fare cassa, ha spiegato il coordinatore del Pd in commissione Bilancio, Angelo Rughetti, ma anche per «dare il gancio al premier Enrico Letta per chiedere un allineamento fiscale in Europa» dove l’Italia è già al sesto posto, secondo i dati diffusi ieri da Bankitalia, per la pressione fiscale (44% nel 2012, contro il 42,5 dell’anno precedente).
Il Pd punta anche alla revisione della nuova Imposta unica comunale, e propone una soluzione anche per la «coda» dell’Imu 2013 sulla prima casa. La mini rata, che si dovrebbe pagare a gennaio 2014, il 40% della differenza tra l’aliquota base dello 0,4% e l’eventuale maggior aliquota deliberata dal Comune di residenza, si dovrebbe pagare, ma sarebbe contestualmente detraibile dalla Iuc, che i contribuenti dovranno cominciare a pagare proprio da gennaio. La copertura, secondo il Partito democratico, potrebbe arrivare da un aumento della tassazione sulle terze e quarte case. Da queste dovrebbero arrivare le risorse anche per coprire l’eventuale reintroduzione, a discrezione dei Comuni, delle vecchie detrazioni che valevano per l’Imu (200 euro per la casa, 50 per ogni figlio a carico) nella nuova imposta.
Sempre dal Pd arriva un emendamento che elimina il tetto minimo di 34 euro, e quello massimo di 4.500 euro, per l’imposta di bollo sul conto titoli, che diverrebbe così pienamente progressiva. Altro tema che sarà al centro dei lavori della Bilancio, la prossima settimana, è quello delle pensioni. L’obiettivo è quello di garantire l’indicizzazione delle pensioni fino a quattro volte il minimo, circa duemila euro. Ma non solo, perché alcuni emendamenti puntano all’abolizione del cumulo con i redditi da lavoro nel settore pubblico per le pensioni che garantiscono un reddito di 50 mila euro annui. Lunedì ci sarà l’esame di ammissibilità di tutti gli emendamenti, poi i gruppi segnaleranno quelli sui quali concentrare l’attenzione. La legge di Stabilità arriverà in Aula alla Camera il 17 dicembre, con il voto previsto per il 20. In tempo per il secondo e ultimo passaggio in Senato prima di Natale.
Mario Sensini – Corriere della Sera – 7 dicembre 2013