Brutte notizie per i pensionati della previdenza pubblica, ex Inpdap per intenderci: nei mesi di gennaio e febbraio subiranno le trattenute sulle pensioni a causa dell’abbinamento delle prestazioni pensionistiche con altre somme loro corrisposte. Ne ha dato notizia l’Inps con messaggio 574 del 13 gennaio 2014, informando che per l’anno fiscale 2013 la direzione centrale bilanci e servizi fiscali ha provveduto a comunicare alla gestione pubblica gli importi dei preconguagli fiscali a debito del pensionato, derivanti dall’abbinamento dei trattamenti pensionistici con altre somme corrisposte dall’istituto. Si ripresenta la situazione che già lo scorso anno aveva creato non pochi disagi ai pensionati della gestione pubblica con circa 6mila persone che si erano ritrovate a marzo un assegno di soli 2-3 euro e solo successivamente era stato introdotto un meccanismo per limitare il taglio dell’importo mensile e diluire il recupero.
Per quest’anno l’istituto di previdenza sottolinea che tali conguagli sono stati determinati tenendo in considerazione le somme corrisposte dalla gestione pubblica nel periodo che va dal mese di gennaio al mese di agosto del 2013. Le trattenute effettive sugli assegni pensionistici saranno determinate suddividendo l’importo del debito fiscale in due rate e trattenendolo sulle pensioni di gennaio e febbraio 2014.
In particolare, sono state seguite le seguenti regole: per i pensionati il cui trattamento pensionistico mensile è maggiore di 626,73 euro, sarà assicurato il pagamento di un importo netto di 501,38 euro, corrispondente al trattamento minimo Inps per l’anno 2014; nelle ipotesi in cui i pensionati siano titolari di un trattamento pensionistico mensile uguale o inferiore a 626,73 euro mensili, si procederà a effettuare la trattenuta di un quinto. Dopo aver illustrato i criteri delle trattenute, l’istituto invita le sedi periferiche a fornire ai pensionati interessati tutte le delucidazioni in merito alle modalità di recupero del conguaglio in esame.
Sempre ieri, l’Inps ha però anche comunicato (messaggio 563) il pagamento dell’importo aggiuntivo di 154,94 euro per l’anno 2013 effettuato a dicembre, ricordando che per le pensioni delle gestioni pubbliche il beneficio è corrisposto a domanda, sempre a condizione che siano positivamente verificati i relativi requisiti previsti dalla legge 388/2000 (pensione inferiore al minimo e presenza di determinate condizioni reddituali). La procedura ha provveduto ad attribuire, provvisoriamente quanto dovuto se l’importo della pensione e i redditi memorizzati lo hanno consentito.
Per le pensioni con decorrenza infrannuale, l’importo aggiuntivo è stato attribuito in dodicesimi e il limite di reddito è stato rapportato ai mesi di percezione della pensione. L’importo è stato attribuito per intero, se spettante, considerando i limiti annuali nel caso in cui la pensione con decorrenza infrannuale sia abbinata con altra pensione con decorrenza anteriore. Per tutti i pensionati interessati la comunicazione è stata riportata nelle annotazioni del certificato di pensione.
Il Sole 24 Ore – 14 gennaio 2014