Il via libera del Cdm al provvedimento. Berlusconi: «Realizzati tutti e cinque i punti del programma»
MILANO – Il Consiglio dei ministri ha approvato il Piano per il Sud. Prevede, tra le altre misure, il potenziamento della rete dei trasporti, fondi per l’edilizia scolastica, misure per l’utilizzo dei fondi per l’università e la costituzione della Banca del Sud per agevolare il credito agli imprenditori e per il rafforzamento degli interventi in materia di giustizia e sicurezza. «Si parte dalla ricognizione che ha individuato 16 miliardi a luglio e con lo sblocco dei piani attuativi regionali relativi ai fondi Fas si arriva intorno ai 24 miliardi» ha indicato il ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto, dopo l’approvazione all’unanimità del Piano. A queste risorse vanno aggiunti i fondi strutturali europei «per un totale di 100 miliardi», ha aggiunto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Fitto ha spiegato che con il provvedimento, accompagnato da due decreti e una delibera Cipe, si procede alla «responsabilizzazione, insieme alle Regioni con cui vogliamo assolutamente dialogare e condividere.
«REALIZZATI I CINQUE PUNTI» – Il Piano per il Sud farà da «contraltare» al federalismo, ha voluto anche sottolineare il premier. Il governo, ha precisato poi Berlusconi, ha «praticamente in poco tempo realizzato tutto quanto garantito di fronte al Parlamento». «È una cosa ingenua, abbietta e criminale – è stato poi l’affondo del premier in conferenza stampa -, ciò che i media fanno così come l’opposizione che critica infondatamente quanto fatto da uomini dello Stato e della Protezione civile. Tutto dovremmo condannarlo e gli autori si devono vergognare». Il riferimento è a quanto fatto dal governo per i rifiuti a Napoli e per il terremoto in Abruzzo e alle critiche ricevute a riguardo.
TREMONTI – Per attuare il Piano sarà «una concentrazione di tutte le risorse. Le risorse finanziarie sono di grande e crescente rilevanza e i trasferimenti europei nei prossimi anni sono attesi in ascesa» ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sottolineando che «il problema per il Sud non è nella quantità di capitali ma nel loro utilizzo. Abbiamo verificato che in alcuni casi vengono utilizzati mali e in altri non sono proprio utilizzati».
LE CRITICHE – Dall’opposizione piovono critiche sul Piano. «Sono solo parole senza cassa» ha detto Pier Luigi Bersani. «Vedremo cosa c’è dentro questa rimodulazione – ha aggiunto il leader del Pd rispondendo alle domande dei cronisti – ma di concreto c’è il fatto che si sono presi 4-5 miliardi dai fondi Fas e hanno ripubblicizzato il Mediocredito». «Berlusconi è il solito illusionista – è l’affondo del leader Idv Antonio Di Pietro- , il buon venditore di tappeti a reti unificate. Invece di continuare a raccontare frottole agli italiani, ci dica da dove intende prendere i soldi per il Piano Sud, quali sono i capitoli di spesa e quali sono le opere che sta realizzando. Fino ad oggi, infatti, sono state solo annunciate e rimaste lettera morta».
Corriere.it – 26 novembre 2010