La convocazione è arrivata ieri. Martedì 28 il ministro Gianpiero D’Alia incontrerà i sindacati per affrontare le emergenze della pubblica amministrazione. La Cosmed e le altre confederazioni sono convocate al Dipartimento della Funzione Pubblica alle 16,00 per una riunione che sarà presieduta dallo stesso ministro. Ma già si intravvedono le prime difficoltà. D’Alia vuole discutere prima di tutto di spending review e di precari: qualificazione della spesa e monitoraggio delle dotazioni organiche per migliorare l’efficienza dei servizi e per recuperare spazi, almeno per dare un assetto meno provvisorio all’esercito degli 80-100mila dipendenti a tempo. Poi si può allargare il giro, «non ci faremo mancare nulla» ha detto ieri il ministro.
Altra grossa partita si gioca in Parlamento dove i sindacati chiederanno a deputati e senatori divoptare contro l’estensione del blocco dei contratti a tutto il 2014. Il ministro D’Alia ha già anticipato che non ci sono risorse per evitare l’estensione del blocco. E proprio ieri ha fatto capire che il ministero sta studiando la staffetta generazionale proposta da Giovannini.
Ma i sindacati sono pronti a dare battaglia. La stabilizzazione dei precari in via definitiva è l’altro grande tema aperto. Nessuno si accontenta della proroga a dicembre, ma la coperta è stretta.
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Pa: D’Alia, stop a scatti carriera generici e spazio a mobilità utile
Ieri D’Alia è intervenuto anche sulle progressioni di carriera, la mobilità e la formazione. «Dopo le tante progressioni verticali ed orizzontali di carriera dei dipendenti, effettuate negli ultimi 12 anni su profili generici, credo dobbiamo fare oggi un’attenta analisi delle competenze professionali esistenti e delle competenze necessarie alle pubbliche amministrazioni, soprattutto se vogliamo che la mobilità diventi utile e faciliti la migliore distribuzione delle competenze dove esse servono» ha detto il ministro per la Pa..
D’Alia, nell’evidenziare la necessità di «un processo di riorganizzazione della pubblica amministrazione accanto alle politiche di contenimento dei costi», ha elencato una serie di temi che il governo deve affrontare, a cominciare dal «blocco delle assunzioni, il taglio delle dotazioni organiche», alla «soppressione delle province, l’accorpamento degli enti» ed inoltre, «la digitalizzazione dei servizi, la centralizzazione degli acquisti, il nuovo welfare».
D’Alia ha sottolineato anche che la finanziaria del 2010 ha posto un limite alla spesa per la formazione dei dipendenti pubblici «inutile e veramente dannoso» dal momento che la formazione «oggi è una delle poche leve per l’efficace gestione e valorizzazione delle risorse umane». Adnkronos
22 maggio 2013