Rifondere i danni in tempi più rapidi, combattere prioritariamente ibridi e randagi, agire sulla prevenzione attraverso la realizzazione di un’efficiente anagrafe canina. Sono questi i tre interventi annunciati dal presidente della Regione Enrico Rossi nell’incontro con allevatori e associazioni di categoria maremmane nella sede di Latte Maremma, iniziativa nella ventiseiesima tappa del suo ‘Viaggio in Toscana’ interamente dedicata a Grosseto.
Il presidente Rossi ha sottolineato come la Regione giudichi “possibile colpire con maggiore decisione ibridi e randagi”, che sono una percentuale rilevante dei predatori che stanno facendo stragi nelle greggi e all’interno degli allevamenti, e di come si tratti di una battaglia che lui è “convinto di condurre fino in fondo”, così come ha invitato la Asl di Grosseto a orientare prioritariamente la propria veterinaria in questa direzione.
Massima disponibilità è arrivata anche dalla Asl. Il direttore sanitario Danilo Zuccherelli ha assicurato la massima disponibilità dell’Azienda grossetana anche per sburocratizzare e velocizzare le procedure. Concetto ribadito anche dall’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, che ha parlato della doppia opportunità di utilizzare sia l’indennizzo diretto che i rimborsi delle assicurazioni, così come della possibilità di interrare le carcasse degli animali uccisi seppellendoli nei cosiddetti ‘cimiteri aziendali’.
L’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, ha evidenziato invece come l’approccio regionale sia interdisciplinare, con il coinvolgimento dei settori agricoltura, ambiente e sanità, e sistemico, cioè teso ad affrontare le radici dei fenomeni e fino in fondo, a partire dalla sterilizzazione dei cani e dell’anagrafe canina, dicendosi infine disponibile a introdurre eventuali altri provvedimenti rispetto a quelli concordati con associazioni di categoria e ambientaliste. Destinati anche notevoli finanziamenti per cercare di arginare il fenomeno dei predatori e per garantire i giusti rimborsi agli allevatori.
Un ‘comitato esecutivo’ per affrontare il problema dei predatori di greggi in Maremma. Lo ha proposto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell’incontro avuto stamani con gli allevatori e i rappresentanti delle associazioni di categoria. Del Comitato, che sarà presieduto dallo stesso presidente della Regione e che si riunirà a Firenze con cadenza mensile, sono stati chiamati a far parte i tre assessori regionali competenti sulla materia, ovvero quelli alla sanità, all’ambiente e all’agricoltura, e tre rappresentanti degli allevatori, oltre al presidente della Provincia di Grosseto e al direttore generale della Asl 9, al quale il presidente ha assegnato il ruolo di commissario locale responsabile della gestione del problema. Al comitato esecutivo è stato attribuito il compito di individuare le soluzioni più idonee a risolvere il problema delle uccisioni del bestiame, in particolare ovini, e di compiere un monitoraggio costante sull’andamento e l’efficacia delle soluzioni sperimentate, per le quali il presidente della Regione ha detto di non fare problemi economici, disponibile a destinare allo scopo altre risorse oltre ai 4 milioni di euro già stanziati.
Rossi invita la Maremma a sfruttare i fondi europei L’invito a sfruttare al meglio l’occasione rappresentata dal nuovo settennato dei fondi europei e la disponibilità da parte della Regione Toscana a concordare con le categorie economiche un ‘Progetto speciale’ per la Maremma. “L’occasione dei 90 milioni di euro in più – ha detto Rossi -, destinati agli interventi in agricoltura sono un’occasione importante. Come i 140 milioni di fondi destinati ad opere di miglioramento energetico, finanziamenti che la Regione ha deciso di rendere disponibili entro fine anno, grazie all’anticipazione di 80 milioni di euro dal proprio bilancio e ai bandi che tra breve dovrebbe emettere”. Quanto al ‘Progetto speciale Maremma’ il presidente della Regione ha proposto ai rappresentanti del mondo imprenditoriale di “sedersi intorno ad un tavolo per discuterne e condividerne scopi, finalità e contenuti. L’impressione è che a quel tavolo non mancherà un nuovo confronto anche sulla discussa questione della Tirrenica”. Tra le divergenze di opinioni maturate nell’incontro, quella sulla necessità, avvertita a livello locale, di promuovere autonomamente le vocazioni turistiche maremmane invece di sfruttare il brand ‘Toscana’, che è più noto, come suggerito dal presidente della Regione.
Gonews – 3 maggio 2014