L’aula del Senato ha deciso di sospendere l’esame, appena avviato, del disegno di legge che introduce cinque nuovi ordini professionali: infermieri professionali, ostetriche, professioni sanitarie della riabilitazione, tecnici sanitari di radiologia medica, professioni tecniche-sanitarie della prevenzione.
La richiesta di sospensione è stata avanzata dalla relatrice del Ddl, la senatrice del Pdl, Laura Bianconi, che ha parlato di un problema insito nel provvedimento riguardante la questione delle sanzioni che va ulteriormente definito. La relatrice ha tuttavia chiesto che una volta approtato la correzione la conferenza dei capigruppo ricalendarizzino il provvedimento direttamente per l’aula.
Nel dibattito generale, però, sia la maggioranza che l’opposizione avevano sollevato le critiche per un disegno di legge che è considerato del tutto contrario all’esigenza di risanamento economico previsto dalla stessa manovra economica che la Camera si accinge ad approvare.
In particolare Francesco Rutelli aveva sottolineato il paradosso di un disegno di legge che introduce nuovi ordini mentre da più parti si chiede maggior liberalizzazione nelle professioni.
«Dopo l’articolato dibattito e le dichiarazioni del senatore Rutelli, che ha ammesso di essere stato nel 2006 l’artefice della sospensione delle deleghe da parte del Governo per l’emanazione dei decreti necessari per l’emanazione di nuovi albi professionali in ambito sanitario – ha spiegato la relatrice – ho ritenuto opportuno chiedere una sospensione all’esame del provvedimento, per evitare che venga archiviato come vorrebbero Rutelli e pochissimi altri colleghi. Mi sembra assurdo che non comprendano le esigenze di oltre 500 mila professionisti che chiedono da anni di non essere confusi con i numerosi abusivi di cui quotidianamente sono vittime tanti cittadini. Questo provvedimento – conclude – è in linea anche con quello che a livello europeo ci viene chiesto per le professioni sanitarie e ricordo che la convergenza di approvarlo rapidamente raccoglie un grandissimo consenso trasversale. Pertanto, sono certa che una volta chiariti alcuni punti soprattutto sulle sanzioni, come richiesto dal Pd, saremo in grado di farlo ricaledarizzare dalla Conferenza dei capigruppo e di approvarlo in tempi rapidi».
Tra le voci contrarie, quella di Donatella Poretti, senatrice radicale: «È un paradosso che mentre in manovra si ipotizzi di intervenire per ridurre gli ordini professionali se ne aggiungano di nuovi. Già un parere dell’antitrust ci dice che non servono a garantire l’utente, non servono a contrastare l’abusivismo, servono solo a bloccare il mercato del lavoro».
«Prendiamo atto della sospensione dell’esame, anche se le perplessità emerse su alcuni aspetti del testo potevano essere risolte a monte. Vogliamo augurarci che non si tratti di un rinvio alle calende greche per seppellire il Ddl in qualche cassetto del Senato, in buona compagnia delle altre iniziative evidentemente avversate da esponenti del Governo», ha affermato il senatore dell’Italia dei Valori Giuseppe Caforio, che aggiunge: «Se la sospensione nasce da motivazioni tecniche può essere accettata, purché segua presto un atto risolutivo che consenta la rapida approvazione di una legge necessaria per ampliare le tutele del settore. Si tratta di riordinare le professioni sanitarie attraverso un mero registro degli operatori che certifichi il possesso dei titoli abilitanti, per eliminare la disparità tra professioni già organizzate in ordini e collegi e quelle prive di tale articolazione, eliminare l’abusivismo e garantire il livello delle prestazioni erogate, senza ostacolare in alcuno modo la libertà dell’esercizio. L’unico fine dell’iniziativa è quello di garantiti i diritti dei pazienti e la qualità delle prestazioni, ma se il ministro Tremonti ha altri tipi di sollecitazioni lo dica chiaramente. Dopo l’impegno profuso per l’approvazione del Ddl sul riordino delle professioni sanitarie, il testo deve tornare quanto prima all’esame dell’Aula, altrimenti – conclude Caforio – si dimostrerà ancora una volta l’asservimento totale del Parlamento al Governo, ormai allo sbando e sotto il ricatto continuo di questo o quel gruppo di potere».
«Non vi è nessun punto del Ddl sugli Ordini che entri in contraddizione con le disposizioni della Finanziaria in fase di approvazione alla Camera. Al contrario, recepisce e anticipa le disposizioni in materia di riforma degli ordinamenti professionali contenuti nella manovra che prevede l’approvazione della riforma entro 12 mesi e individua tra le ragioni che giustificano la presenza di limitazioni, quelle connesse con la tutela della salute umana. Sarebbe un vero peccato se un Ddl così importante si arenasse nelle secche della demagogia, di ingiustificate contraddizioni con il contenuto della manovra in fase di approvazione e di un approccio viziato da spinte liberiste omologate ai principi di un infausto mercatismo», ha affermato il senatore del Pdl Luigi D’Ambrosio Lettieri, segretario della 12^ Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
«L’accoglimento della richiesta della senatrice Bianconi, relatrice del provvedimento e di cui ho apprezzato l’impegno per giungere al voto unanime espresso dalla 12 Commissione – ha aggiunto – relativa alla sospensiva dell’iter di approvazione del disegno di legge per il tempo necessario a modificare le disposizioni in materia di procedimento disciplinare, non deve rappresentare però il pretesto per affossare una legge attesa da anni e necessaria per tutelare la salute della collettività».
«Sono convinto che l’Aula del Senato – ha proseguito – inserirà al più presto in calendario la definitiva approvazione della legge perché in esso non c’è alcuna contraddizione, ma solo la necessità di dare una risposta a circa 500.000 professionisti che attendono e reclamano da anni un apparato normativo moderno ed efficiente che ne riconosca la dignità, che definisca ruolo, funzioni e requisiti, che disciplini i percorsi formativi e l’aggiornamento, che operi una efficace azione di contrasto all’abusivismo».
sanita.ilsole24ore.com – 14 settembre 2011