La situazione politica ha inciso anche sulla programmazione delle conferenze Stato-Regioni e Unificata: sono state appena sconvocate infatti quelle in programma per domani, giovedì 28 febbraio. D’altra parte anche per le stesse Regioni è necessario avere un interlocutore attento sui documenti da approvare e in questo momento il Governo – soprattutto gli eletti il 24-25 febbraio che ne fanno parte – è concentrato sulla ricerca dei possibili equilibri politici. Anche per i governatori il quadro degli equilibri dovrà essere rivisto. Dopo le elezioni il centrosinistra guadagna Lazio e Molise prima del centrodestra e oggi governa in 11 regioni: Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia.
Il centrodestra governa in 8 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Campania, Calabria, Sardegna. Prima delle elezioni odierne il centrodestra governava in 10 Regioni, il centrosinistra in 9.
Dopo le elezioni le Regioni in mano alla Lega salgono a tre, visto che a Roberto Maroni in Lombardia si affiancano gli altri due governatori leghisti, Luca Zaia in Veneto e Roberto Cota in Piemonte.
Dal punto di vista dei governatori, Lazio e Molise, prima al Pdl, rispettivamente, con Renata Polverini e Michele Iorio, si aggiungono alle Regioni Pd, ossia l’Emilia Romagna con Vasco Errani (che è anche presidente della Conferenza dei governatori), la Toscana con Enrico Rossi, la Sicilia con Rosario Crocetta, la Liguria con Claudio Burlando, le Marche con Gian Mario Spacca, l’Umbria con Catiuscia Marini, la Basilicata con Vito De Filippo, il Trentino Alto Adige con Alberto Pacher, mentre la Puglia è del Sel con Nichi Vendola.
Restano al Pdl la Campania guidata da Stefano Caldoro, la Calabria di Giuseppe Scopelliti, l’Abruzzo di Gianni Chiodi, il Friuli Venezia Giulia di Renzo Tondo e la Sardegna di Ugo Cappellacci.
Restano anche i presidenti espressione di partiti a forte sfondo territoriale, come la Valle d’Aosta di Augusto Rollandin (Union Valdotaine) e la provincia di Bolzano di Luis Durnwalder (Svp).
I neogovernatori entreranno in carica solo dopo la proclamazione degli eletti da parte della Corte di Appello. E, solo a quel punto, potranno fare il loro debutto in Conferenza delle Regioni. E non è escluso che qualche equilibrio nell’assetto istituzionale sia destinato a cambiare. Andrà ridefinita ad esempio la vicepresidenza della conferenza, carica finora ricoperta dal presidente di centrodestra uscente del Molise, Iorio. Unica donna governatrice resta Catiuscia Marini in Umbria.
Guarda anche il precdente sul nostro sito Anteprima. Stato Regioni e Unificata del 28 febbraio. Tra i documenti all’esame la convenzione per l’intramoenia
Il Sole 24 Ore Sanità – 27 febbraio 2013