Trasformazione da tempo determinato a indeterminato. Stabilizzazione diretta senza concorso per i precari storici della p.a. che hanno superato i concorsi previsti dalla «Finanziaria Prodi». Lo prevede un emendamento al dl 101/2013 approvato dal Senato.
Primo firmatario è stato Stefano Esposito (Pd), ma la proposta ha ottenuto il consenso anche delle altre componenti della maggioranza (Pdl, Scelta Civica), oltre che di alcuni membri delle forze di opposizione (M5S e Lega Nord). Il testo introduce un nuovo comma 6-bis all’art. 4, ai sensi del quale «per gli anni 2013, 2014 e 2015, le amministrazioni pubbliche che hanno proceduto, ai sensi dell’articolo 1, comma 560, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a indire procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, possono, in relazione al proprio effettivo fabbisogno e alle risorse finanziarie disponibili, procedere alla stabilizzazione, a domanda del personale non dirigenziale di cui all’articolo 1, comma 558 della legge citata, dei soggetti assunti con contratto di lavoro a tempo determinato sottoscritto a conclusione delle procedure selettive precedentemente indicate, che hanno maturato, alla data di entrata in vigore del presente decreto, almeno tre anni di servizio alle proprie dipendenze negli ultimi cinque anni». Si tratta, quindi, di un meccanismo diverso e semplificato rispetto a quello del concorso con riserva di posti, in quanto l’assunzione a tempo indeterminato può essere disposta in modo diretto su domanda dei lavoratori interessati. La norma è diretta alle amministrazioni che avevano avviato procedure di stabilizzazione in base alla l 296/2006 (la legge finanziaria per l’anno 2007, approvata quando a Palazzo Chigi c’era Romano Prodi), senza riuscire a concluderle. In generale, si tratta di personale da tempo inserito negli organici pubblici, con livelli di istruzione medio-alti, nonché ormai adeguatamente formato e, come tale, difficilmente sostituibile. In tal senso, sembrano pienamente sussistenti quelle «particolari e straordinarie ragioni» in presenza delle quali, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte costituzionale, è ammessa la stabilizzazione diretta. Inoltre, come si è visto, la norma licenziata da palazzo Madama si applica solamente ai lavoratori selezionati mediante «procedure selettive pubbliche per titoli ed esami». Di fatto, quindi, solo ai vincitori di concorsi già espletati ed agli idonei eventualmente assunti mediante scorrimento delle graduatorie, purché abbiano maturato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque.Le assunzioni potranno essere disposte fino al 2015 in relazione al proprio effettivo fabbisogno e alle risorse finanziarie disponibili. Nelle more, potranno essere prorogati i contratti di lavoro a tempo determinato in essere
ItaliaOggi – 14 ottobre 2013