Giuseppe Colombo, L’Huffington Post. L’operazione ‘busta arancione’ dell’Inps, con la simulazione della pensione, rischia di assumere i contorni del flop prima ancora di partire. La colpa? Per il presidente dell’Istituto, Tito Boeri, è tutta del Parlamento, che ha bloccato un emendamento alla legge di stabilità in grado di garantire l’invio delle lettere all’intera platea individuata dall’Inps, pari a 8 milioni di contribuenti.
Una decisione, di fatto, che assume il sapore di una rivalsa dopo la proposta di Boeri di tagliare del 50% i vitalizi dei politici sopra gli 80-85mila euro annui.
Le risorse necessarie per procedere alla spedizione di tutte le buste arancioni ci sono, ma il tetto alle spese postali, che non può essere sforato, impone di fatto all’Inps di dover attingere anche da altri capitoli da spesa. Durante il passaggio a Montecitorio, tuttavia, l’emendamento, che doveva appunto consentire di spostare le risorse tra i capitoli di spesa, non ha trovato spazio nella manovra e quindi l’Istituto di previdenza si trova ora con le mani legate.
Quella che doveva essere una delle grandi operazioni previdenziali a servizio dei cittadini si trasformerà in un invio molto esiguo: le buste arriveranno solo nelle cassette di 150mila italiani, mentre la stragrande maggioranza non riceverà nulla.
Il ‘j’accuse’ di Boeri contro il Parlamento è durissimo: “Speravamo che in sede di stabilità questa questione venisse affrontata, ma così non è stato: a questo punto manderemo quelle 150mila buste che ci siamo impegnati a inviare, ne manderemo qualcun’altra nel 2016, ma in queste condizioni dovremo trovare altri modi e ritengo sia un fatto molto grave perché questo era un diritto che gli italiani avevano fin da quando sono state cambiate le regole pensionistiche nel ‘96”.
Le prime buste partiranno durante le festività natalizie, ma l’intera operazione, alle condizioni attuali, non potrà proseguire. “Noi la scelta di informare l’abbiamo fatta, ma non veniamo messi nella condizione di attuarla fino in fondo”, chiosa Boeri.
I servizi offerti dalla busta arancione, disponibili già online per chi è in possesso del pin fornito dall’Inps, consentono di simulare la pensione futura sulla base di quanto finora versato e contiene altre informazioni in grado di orientare il lavoratore sul suo futuro previdenziale. Oltre all’importo della pensione è possibile calcolare il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra l’ultimo reddito da lavoro annuo e il primo assegno pensionistico.
L’Inps sperava nel supporto del Parlamento, ma i deputati hanno voltato le spalle a Boeri. La busta che i parlamentari hanno lasciato sotto l’albero dell’Inps ha tutto tranne che il sapore degli auguri di buon Natale.
19 dicembre 2015