È stato un test del dna a «incastrare» il presunto ladro di due vitelli, un commerciante di bestiame reatino denunciato dalla forestale di Spoleto. Dopo il furto, ai danni di un allevatore della zona di Rieti, i due animali sarebbero stati rivenduti ad un altro allevatore di Maiano di Spoleto.
Il commerciante che aveva subito il furto, nello scorso aprile, lo aveva denunciato ai carabinieri, dichiarando che gli animali rubati, due vitelli di due-tre mesi di vita, erano nati da fattrici di sua proprietà nella sua stalla in località Poggio Bustone (Rieti).
I carabinieri hanno chiesto la collaborazione della forestale di Spoleto, così sono stati individuati in un allevamento di Maiano due vitelli di razza meticcia che secondo quanto riferito dal proprietario erano stati acquistati da un commerciante di bestiame di Greccio.
Gli accertamenti svolti in collaborazione con i servizi veterinari delle Asl e l’esame comparativo del dna tra i due vitelli e le presunte fattrici hanno attestato la compatibilità tra il dna dei due animali e quello delle loro madri, indicate dalla vittima del furto. Il presunto responsabile è stato denunciato e dovrà rispondere di furto di bestiame e falso ideologico per aver falsificato la documentazione relativa alla vendita dei bovini all’allevatore spoletino e di truffa.
Il Messaggero – 27 giugno 2014