Si chiama Connetti-cat il nuovo progetto avviato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) per valutare l’esposizione ai Lyssavirus nei gatti di proprietà. Si tratta di un virus tipico dei pipistrelli che di recente ha fatto il salto di specie nei gatti domestici. Il primo caso era stato identificato nel 2020 ad Arezzo in un gatto domestico che, come ricorda l’ IZSVe, aveva manifestato sintomatologia neurologica compatibile con la rabbia. Da qui l’idea del progetto, finanziato dal ministero della Salute, in collaborazione con il Dipartimento di medicina animale, produzioni e salute dell’Università di Padova, l’IZS Lombardia Emilia-Romagna e l’IZS Lazio e Toscana, e avrà una durata di due anni.
Gli obiettivi del progetto
Quattro gli obiettivi del progetto. Prima di tutto aumentare la sorveglianza per lyssavirus nei gatti con sintomatologia neurologica da encefalomielite acuta afferenti alle strutture veterinarie, attraverso il supporto del laboratorio alla clinica. Definire poi l’esposizione ai lyssavirus ai gatti afferenti alle strutture veterinarie, attraverso indagini epidemiologiche mirate che coinvolgano sia gli individui con sintomatologia neurologica da encefalomielite acuta sia quelli asintomatici. Ancora caratterizzare gli agenti patogeni oggetto di studio circolanti nei gatti di proprietà, mediante analisi delle sequenze virali identificate e mediante la caratterizzazione della reattività sierologica dei gatti nei confronti dei lyssavirus noti. E infine favorire una corretta gestione sanitaria e relazionale con tali animali grazie ad azioni di formazione e comunicazione ponendo le basi per la prevenzione dei focolai e per l’attivazione dei sistemi di allerta precoce.
Una fotografia del fenomeno
Scrive IZSVe: “Alla luce delle scarse conoscenze disponibili e delle gravi conseguenze di questa infezione, è fondamentale valutare la probabilità e quantificare l’effettiva circolazione di queste infezioni nel gatto, nonché la capacità stessa del gatto di trasmettere secondariamente l’infezione ad altri animali e all’uomo. Attraverso la collaborazione dei medici veterinari che si occupano di animali da compagnia e che aderiranno su base volontaria, saranno raccolti dati aggiornati sulla presenza e sulle caratteristiche cliniche dell’infezione da lyssavirus e verrà inoltre valutata le presenza di immunità specifica nei gatti di proprietà, indicativa di avvenuta esposizione
https://www.aboutpharma.com/animal-health/spillover-parte-il-progetto-connetti-cat-dellizsve-per-valutare-la-circolazione-di-lyssavirus-nei-gatti-di-proprieta/