Per il presidente nazionale dello Snami serve un confronto sulle irrazionalità del sistema e su chi le pone in essere, ma senza “tagli a colpi di accetta che rischiano di mettere Ko il sistema”. Per il sindacato c’è “troppa politica nelle Asl”.
“La nostra paura è che ancora una volta si effettuino dei grossolani tagli a colpi di accetta e si dia il colpo di grazia ad un sistema che funziona, anche se con delle evidenti criticità”. Il presidente nazionale dello Snami, AngeloTesta, non ci sta ai tagli da 4,7 mld sulla Sanità, programmati per il triennio 2012-2014, soprattutto per le probabili ripercussioni che investiranno i livelli di assistenza.
“Nella analisi della spesa sanitaria delle varie regioni si sono evidenziate notevoli variabilità dei costi sostenuti per l’acquisto di beni e servizi sanitari e non sanitari, di farmaci e di dispositivi medici – ha spiegato Testa – è giusto apporre i correttivi entrando a pieno diritto nel sistema che governa questi processi. Se però non ci chiediamo quali lobbies e quale politica governa tutto ciò rischiamo di effettuare dei tagli lineari con il machete e non con il bisturi”.
Il leader Snami ha giudicato “improbabile” che, “chi non ha privilegiato il potenziamento dei pronto soccorso sino ad adesso sia folgorato sulla via di Damasco ed inizi ad adoperare da oggi il buon senso”. “Per la spesa farmaceutica – ha proseguito – il nostro sindacato continuerà la sua battaglia in tutta Italia perchè vengano rispettate le regole prescrittive come previsto dalle leggi e norme vigenti e soprattutto che ognuno utilizzi il proprio ricettario Ssn”
Infine, Testa ha attaccato i “politici delle Asl che se ne fregano, e prescrizioni farmaceutiche e prestazioni assistenziali indotte rendono caotico, dispendioso ed irrazionale il sistema per cui il territorio in termini di lavoro e responsabilità – ha concluso – paga lo scotto della sua indipendenza intellettuale ed il non far parte dei soliti carrozzoni”.
quotidianosaita.it – 9 luglio 2012