«Entro il mese di giugno saranno varati tutti gli strumenti operativi per ottenere le riduzioni di spesa programmate, pari ad almeno 4,2 miliardi di euro su un volume di spesa considerata aggredibile di circa 100 miliardi». Il cronoprogramma del commissario per razionalizzare la spesa. Dai cittadini 130mila suggerimenti
Sono i primi effetti della Spending review, la revisione di spesa per cui è stato chiamato dal governo il commissario Enrico Bondi. Proprio Bondi ha illustrato il lavoro condotto sino ad oggi e ha presentato, come previsto dal Decreto legge pubblicato l’8 maggio sulla Gazzetta Ufficiale, il «Cronoprogramma» per la razionalizzazione della spesa dell’acquisto di beni e servizi.
RAZIONALIZZARE – Il Commissario potrà segnalare al Consiglio dei Ministri le norme di legge o regolamento che determinano spese o voci di costo e che possono essere razionalizzate. Potrà inoltre proporre al Consiglio la sospensione o la revoca di singole procedure relative all’acquisto di beni e servizi e l’introduzione di nuovi obblighi informativi a carico delle Pa.
AREE DI INTERVENTO – Le macro aree d’intervento individuate dal Commissario sono: ottimizzazione dei prezzi; delle quantità; integrazione e razionalizzazione degli strumenti già esistenti per raggiungere gli scopi indicati.
PREZZI SOTTO CONTROLLO – Il Commissario ha intrapreso un’analisi degli attuali strumenti di controllo dei prezzi negli acquisti di beni e servizi da parte della Pa. I primi risultati «suggeriscono la possibilità di una serie di azioni per realizzare un sistema di acquisto realmente integrato e performante, in grado di ottimizzare il prezzo unitario di acquisto. Il Commissario ha quindi iniziato a delineare una metodologia volta ad individuare i fabbisogni ottimali di beni e servizi per le Pubbliche Amministrazioni e a determinare un benchmark interno per le varie amministrazioni, il quale potrà costituire una base per la programmazione degli acquisti ai fini di ottimizzarne la quantità. Dal lavoro sin qui svolto emerge che, grazie alla creazione di un sistema “a rete” per gli acquisti e all’individuazione di indicatori per le quantità, già nella seconda parte del 2012 possa essere conseguito un risparmio rispetto agli attuali volumi di spesa».
I SUGGERIMENTI DEI CITTADINI – Il Commissario si è anche avvalso delle segnalazioni ottenute dalla consultazione pubblica sulla revisione della spesa che si chiude martedì 29 maggio. Più di 130mila cittadini e associazioni hanno scritto al Governo segnalando inefficenze e sprechi e proponendo soluzioni per razionalizzare la spesa pubblica. Alcune di queste hanno motivato un’indagine specifica, in particolare nel caso di denunce ricorrenti che apparivano provenienti da territori diversi.
LA RIUNIONE – Il Comitato interministeriale per la revisione della spesa tornerà a riunirsi il 12 giugno prossimo, «quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli ministeri». Lo ha comunicato il governo al termine della riunione, specificando che «ciascun ministro deve proporre entro il 31 maggio 2012 un progetto contenente sia gli interventi di revisione e riduzione della spesa atti a generare i risparmi previsti, sia misure di razionalizzazione organizzativa e di risparmio per gli esercizi futuri».
corriere.it – 28 maggio 2012