Dopo le polemiche seguite al clamoroso flop dell’ultimo esame di accesso alle scuole di specializzazione in medicina il presidente della Fnomceo invia una lettera al Premier dove chiede che anche nella formazione post laurea si “cambi verso”. “Serve una completa revisione delle procedure attuali”.
“Se le regole non cambieranno, nei prossimi cinque anni ci saranno quindici-ventimila medici che non avranno accesso alla formazione post laurea e quindi al lavoro”. L’allarme è stato lanciato dal presidente della Fnomceo Amedeo Bianco in una lettera inviata a Matteo Renzi dopo lo scandalo degli errori nell’ultimo test di ammissione alle scuole di specializzazione.
Una lunga lettera che si conclude lanciando l’Hashtag #diamosperanzaallesperanze#. “Questa dura selezione sulle vocazioni e sulle scelte di vita – scrive Bianco – può sostenersi ed essere socialmente ed eticamente accettabile solo se gli strumenti adottati siano i migliori possibili dal punto di vista tecnico e supportati da trasparenza e rigore delle procedure,con una appropriata valorizzazione del percorso formativo fino a quel punto svolto. In altre parole è una partita in cui, come Le dicevo, si giocano credibilità e affidabilità delle Istituzioni perché se tanto chiedono tanto devono dare”.
Occorre allora, per dirla con uno degli slogan adottati da Renzi per le primarie dell’8 dicembre scorso, “cambiare verso” alla Formazione: “individuare le criticità, affrontarle e gestirle”.
Bianco chiede allora al presidente del Consiglio “se non sia ragionevole che in un processo di formazione medica oscillante tra i 10 e i 12 anni non sia possibile identificare un “set” di valutazioni, compresi i quiz, con i quali ragionevolmente (non perfettamente!) individuare le migliori attitudini e il miglior merito per l’accesso alle Scuole di Medicina, evitando soluzioni che spostano solo in avanti l’inesorabile selezione”; “se non sia ormai doveroso reingegnerizzare un sistema che sia idoneo a garantire a tutti i giovani che si laureano in Medicina e chirurgia non un lavoro certo ma quanto meno la possibilità di competere per un lavoro agendo o sul braccio formativo o sulle regole di accesso al lavoro o molto meglio su entrambi”.
“Questa lettera – conclude Bianco – è la mia difficile risposta come Presidente della Fnomceo alle centinaia di lettere, con firme singole e collettive, che in questi giorni mi sono giunte e che ricoprono la mia scrivania e che al di là delle emozioni che mi travolgono mi obbligano ad una risposta che nel tenere conto del presente deve guardare al futuro”.
Quotidiano sanità – 12 novembre 2014