“Un tavolo tecnico per decidere sull’aggiornamento delle tabelle all’allegato 2 inerente le specializzazioni, che prevedono l’accesso all’Acn 17 dicembre 2015. Un restyling che avrebbe delle conseguenze sui medici ora in servizio con specialità non più previste nella nuova versione del Decreto ministeriale, tra queste: restare in servizio e concorrere al raggiungimento delle 38 ore settimanali”. Così il presidente Fespa, Cosimo Trovato, ha sintetizzato i temi della riunione, che si è svolta oggi presso la Sisac, tra i sindacati firmatari dell’Acn della specialistica ambulatoriale interna e la parte pubblica.
Al tavolo tecnico hanno preso parte le delegazioni dei sindacati firmatari Fespa, Sumai, Cisl medici, Uil PpFP e per la parte pubblica il coordinatore Sisac Vincenzo Pomo e il responsabile dell’area tecnica Michele De Giacomo e alcuni rappresentati delle regioni. Per Fespa era presente, oltre al presidente, Cosimo Trovato, il vice presidente nazionale, Marcello Di Franco.
“Altra questione posta dalla Sisac – ha aggiunto Trovato – è se accettare sic et sempliciter il Dm che regola l’aggiornamento delle specializzazioni da parte del Miur o rivedere di volta in volta le modifiche da apportare e inserire nell’all. 2 del’Acn. Dopo ampia discussione, dove sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni presenti, si è concordato che l’area tecnica della Sisac rivedrà il Dm previo incontro con i ministeri della salute e del Miur”.
“Successivamente – ha concluso il presidente Fespa – si elaborerà una proposta di revisione dell’all.2 dell’Acn e riconvocherà il tavolo tecnico sindacale per discutere e concordare le modifiche da apportare in minus e/o in plus. I rappresentanti sindacali presenti, inoltre, hanno chiesto e ottenuto di ricevere il Dm già rivisto dalla Sisac con le correzioni e modifiche apportate. In tal modo potranno studiare e intervenire sull’argomento con maggiore cognizione di causa”.
Quotidiano sanità – 21 aprile 2017