Gran parte dei bovini ingrassati in Italia sono importati in giovane età. Gli allevamenti di bovini da carne stanno vivendo momenti di forte difficoltà, in particolare nel settore dell’ingrasso, che dipende in larga misura dalla importazione di giovani soggetti per i quali il ciclo di allevamento si completa nelle stalle italiane.
Ai problemi di mercato si aggiungono le apprensioni per le decisioni che verranno assunte con la riforma della Pac. Motivazioni che hanno indotto Renzo Fossato nella sua veste di presidente di Uniceb, l’associazione dei commercianti di carni e bestiame, ad inviare un’istanza alle massime autorità nazionali, a iniziare dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere sostegni al settore. Riportiamo di seguito una sintesi delle argomentazioni espresse da questa istanza.
“Il nostro Paese – si legge nella istanza firmata da Fossato – è deficitario di circa il 45% del consumo di carni bovine che vengono importate. Sull’intero ammontare della carne prodotta in Italia, ben il 47% deriva dall’ingrasso di giovani bovini acquistati dall’estero. Il settore bovino sta vivendo una delle peggiori crisi mai registrate, oltre l’attuale pesantissima congiuntura economico-finanziaria globale.”
“Sulla base della situazione rappresentata – continua l’istanza di Uniceb – diviene assolutamente necessario che gli aiuti previsti dall’attuale proposta di riforma che gli Stati membri potranno concedere a livello nazionale (attuale articolo 68 del Regolamento CE n. 73/2009) siano per la massima parte riservati agli allevatori/ingrassatori, con un premio di almeno 150 Euro/capo. In caso contrario, nell’arco temporale massimo di 2 anni, si registrerà la completa scomparsa dei nostri specializzati centri di ingrasso, che non potranno competere con gli altri operatori comunitari, la conseguente chiusura di oltre la metà delle strutture di macellazione e lavorazione delle carni e pesantissime saranno anche le ripercussioni legate alla perdita di migliaia di posti di lavoro.”
“L’unica possibilità che il comparto delle carni bovine ha di poter continuare a svolgere la propria attività – si legge ancora nel documento firmato da Fossato – è quella che gli venga riconosciuto uno specifico congruo sostegno, una vera e propria integrazione al reddito così come sono gli attuali premi Pac senza i quali la maggior parte delle strutture avrebbe già chiuso. Altresì, si ritiene vitale che nell’ambito delle suddette misure che gli Stati membri potranno concedere in maniera accoppiata a diversi settori produttivi, sia tenuta nella debita considerazione la necessità di sostenere fortemente anche il comparto dei produttori di vitelli a carne bianca.”
L’istanza di Uniceb è stata inviata, oltre che al presidente Giorgio Napolitano, a: Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri; Vittorio Umberto Grilli, ministro dell’Economia e Finanze; Mario Catania, ministro delle Politiche agricole; Paolo Scarpa Bonazza, presidente della Commissione Agricoltura del Senato; Paolo Russo, presidente Commissione Agricoltura della Camera e Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo.
Agronotizie – 30 settembre 2012