Dichiarazioni Imu e Tarsu, il pagamento di qualche contravvenzione, la richiesta per il contrassegno di invalidità o di assistenza domiciliare. Sono tanti i servizi pubblici, di sportello (e non solo) che i cittadini chiedono ogni giorno via web alle pubbliche amministrazioni.
Ma a farlo è solo il 37%, contro un 41% che ancora preferisce recarsi di persona negli uffici per conoscere chi si occuperà della sua pratica. E ancora: il 18% non ha una rete internet a casa, il 13% ignora che il servizio di cui ha bisogno è disponibile on line mentre il 6% pensa di non essere in grado di affrontare le «procedure di accesso». Altro canale prediletto dal cittadino nel rapporto con la PA, dopo il contatto diretto a sportello, è quello telefonico (29%), mentre solo il 2% del campione utilizza le applicazioni su smarthone per comunicare con la PA.Sono questi i risultati che emergono dall’indagine “I cittadini – Nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – Agenda Digitale”, realizzata da Formez PA per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione – e in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che verrà presentata domani, in occasione delle celebrazioni per i 50 anni di Formez Pa organizzata a palazzo Venezia, a Roma. L’indagine è basata su un campione di 1.439 interviste telefoniche, formato per il 48% da uomini e per il 52% da donne. Ecco la ripartizione del campione per fasce di età: 20% fra i 35 e i 44 anni; 24% oltre i 64 anni; 17% fra i 45 e i 54 anni; 15% fra i 25 e 34 anni; 15% fra i 55 e i 64 anni; 9% fra i 18 e i 24 anni.«I cittadini si ritengono soddisfatti dalla qualità dei servizi online forniti dalla Pubblica
Amministrazione – spiega Carlo Flamment, Presidente di Formez PA – ma troppi non sanno neppure che esiste questa opportunità. Un ruolo strategico potrebbero ricoprirlo i Comuni, mettendo a disposizione persone che attraverso i call center e altre strutture aiutino i cittadini a interagire con la PA attraverso il pc. Noi, con il contact center Linea Amica, che risponde all’803001 e dispone di un portale con 600 servizi on line, facciamo proprio questo, e con altissimo gradimento dei cittadini».Dall’indagine risulta che i siti web più utilizzati sono quelli dei Comuni
(22%). Seguono a pari merito, col 12%, i siti ministeriali e quello dell’Inps. Solo il 10% degli intervistati utilizza prevalentemente i siti delle Regioni, mentre il 9% naviga sui siti delle università. Mentre la posta elettronica certificata (Pec) è conosciuta solo dal 9% del campione.
Davide Colombo – Il Sole 24 Ore – 13 marzo 2013