I ministri hanno fatto martedì la loro parte in fatto di trasparenza pubblicando redditi e patrimoni (il ritardatario sottosegretario Franco Braga si è messo in regola ieri: 762mila euro il suo reddito). Ora tocca ai parlamentari.
Sì, perché su 630 deputati solo 205 hanno già provveduto alla pubblicazione online dei loro beni, uno su tre. Peggio ancora al Senato, dove sono 51 su 315 i virtuosi.
A Montecitorio, per 198 deputati la pubblicazione è già avvenuta, mentre altri sette (D’Alessandro, Marchignoli, Miglioli, Migliori, Molteni, Ruvolo e Sbrollini) hanno firmato la liberatoria nei giorni scorsi e la documentazione sarà a breve sul web.
Mancano all’appello, solo per citare i leader, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il presidente del Senato Renato Schifani, l’ex premier Silvio Berlusconi, il segretario del Pdl Angelino Alfano, il leader della Lega Umberto Bossi ed anche l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Tra i deputati “trasparenti” il segretario del Pd Pier Luigi Bersani (e tutto lo stato maggiore del partito: da D’Alema a Veltroni, da Letta a Bindi), il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. Ma anche alcuni ex ministri, come il leghista Roberto Maroni e i pidiellini Franco Frattini e Renato Brunetta.
Il leader del Pd dichiara un reddito 2010 di quasi 137mila euro di cui 121mila euro da stipendio come parlamentare e 16mila euro dall’affitto di due case che ha in comproprietà con la moglie. Più alto il reddito complessivo lordo del capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini (254.431 euro). L’ex premier Massimo D’Alema dichiara invece 165.525 euro e Walter Veltroni 151.366. La presidente del partito e vicepresidente della Camera Rosy Bindi cumula un reddito di 242.419 euro. Quanto al vicesegretario del partito, Enrico Letta, viaggia sui 163mila euro annui. La presidente del gruppo al Senato Anna Finocchiaro, infine, dichiara 116.556 euro.
Pochi i deputati Pdl che hanno scelto la trasparenza. Fra questi l’ex ministro della Pa Renato Brunetta che guadagna 279.129 euro lordi. Poco più bassi i guadagni di Franco Frattini, anche lui ministro nell’anno di riferimento del reddito: 243.466 euro. Non vuole mantenere segreti anche l’ex ministro degli Interni leghista Roberto Maroni che offre alla curiosità del pubblico il suo reddito di 171.061 euro.
Si spinge più in là il leader Udc Pierferdinando Casini comunicando anche le azioni acquistate (tra cui 967 Intesa San Paolo e 464 Iberdrola) e quelle vendute (tra cui 1.525 Unicredit). Quanto al reddito, Casini guadagna 126.592 euro. E non delude i suoi elettori il leader Idv Antonio Di Pietro che oltre a rendere pubblici i 186.457 euro annui di reddito, fa sapere anche di aver comprato a Montenero di Bisaccia nuovi fabbricati e terreni.
Infine, non si fa trovare impreparato il senatore Pdl Raffaele Lauro, che nelle scorse settimane ha fustigato il governo per i suoi ritardi in fatto di trasparenza: guadagna 339.843 euro risultando quindi tra i più ricchi fra coloro i quali hanno scelto di pubblicare il proprio reddito. Va comunque detto che, nella maggior parte dei casi, i parlamentari pubblicano i loro guadagni senza alcun riferimento ai beni immobili, agli investimenti finanziari o al possesso di auto e imbarcazioni. Insomma, in fatto di trasparenza, per ora, governo batte Parlamento senza alcuna ombra di dubbio.
ilsole24ore.com – 23 febbraio 2012