Una decina di giorni ed è già sospesa la distribuzione in Italia di Soliphen 60mg, il farmaco veterinario che con la sua uscita, dal 31 marzo scorso, aveva interrotto la prescrizione in deroga di fenobarbital per uso umano da parte dei medici veterinari (con la sola eccezione degli animali di taglia inferiore ai sei chili, nei quali il Soliphen è controindicato). A renderlo noto una circolare diffusa ieri da Federfarma sulla base di una comunicazione diffusa alla filiera dall’impresa produttrice, la Dechra srl. «Abbiamo preso questa decisione» spiega a Filodiretto Riccardo Data, country manager dell’azienda «dopo aver ricevuto le telefonate di alcuni veterinari che protestavano per il prezzo con cui Soliphen è venduto in Italia. Sono una minoranza, abbiamo ricevuto chiamate anche da medici che hanno apprezzato la scelta di aver lanciato il prodotto al prezzo di 13,50 euro anziché ai 16 euro fissati in origine, ma comunque le polemiche non ci hanno fatto piacere: siamo un’azienda che ha sempre fatto molta attenzione ai prezzi, tant’è vero che in listino abbiamo anche farmaci veterinari più economici dei loro corrispondenti per uso umano». Lo stop alla distribuzione, quindi, è per avviare una riflessione con la casa madre inglese e valutare un ulteriore ribasso. «Valuteremo i costi, studieremo eventuali ottimizzazioni» continua Data «insomma torneremo a lavorare sul prezzo per vedere se è possibile limarlo ancora un po’. Teniamo però i piedi per terra: secondo i nostri conti, agli attuali prezzi il passaggio dal fenobarbital per uso umano al Soliphen comporta per i proprietari di cani di taglia media aumenti di spesa attorno agli otto euro al mese».
Comunque sia, l’ingresso sul mercato del Soliphen a prezzi decisamente superiori a quelli del fenobarbital per uso umano ha innescato proteste che hanno raggiunto anche Federfarma. E ai (pochi) consumatori che le hanno scritto, la Federazione ha replicato ricordando che lei per prima, agli inizi di marzo, aveva scritto al ministero della Salute per segnalare il problema prezzi. «Confermo l’impegno delle farmacie affinché i cittadini siano messi nelle condizioni di occuparsi della salute dei propri animali a costi ragionevoli» è la rassicurazione formulata dalla presidente del sindacato, Annarosa Racca, ai consumatori «i titolari sono ovviamente del tutto estranee alla individuazione dei prezzi dei farmaci come anche ai rincari».
Tenuto conto di quanto precisato dal ministero della Salute nei suoi interventi delle settimane scorse e presto atto dell’indisponibilità del Soliphen, scrive la Federazione nella circolare, «i medici veterinari che hanno necessità di prescrivere terapie a base di fenobarbital possono nuovamente ricorrere ai medicinali per uso umano a prescindere dal peso dell’animale e/o dalla via di somministrazione». L’azienda produttrice provvederà a informare tempestivamente Federfarma e le farmacie associate sulla data dalla quale il prodotto tornerà nuovamente disponibile.
Fonte Federfarma – 11 aprile 2017