Francesca Schianchi. Procedure «rapide e trasparenti» per acquistare i container. Fino a 350 tecnici e impiegati in più per aiutare i comuni con le tante procedure burocratiche. Sostegno ad agricoltori e allevatori: per il loro settore arrivano quasi 11 milioni di euro. Ieri il Consiglio dei ministri si è occupato di terremoto: ha nominato il prefetto ed ex commissario di Roma Tronca a capo della struttura di missione contro il rischio di infiltrazioni criminali durante la ricostruzione, e ha licenziato il nuovo decreto, che si pone come obiettivo di semplificare e accelerare gli interventi necessari.
L’ok è arrivato «salvo intese», quindi il testo è ancora aperto a limature, ma dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale lunedì o martedì. Per intervenire subito: «Va assicurata la continuità della vita e delle comunità», si raccomanda il capo dello Stato, Sergio Mattarella, dove «normalità non significa solo un tetto sotto cui dormire», ma anche «tornare a progettare il futuro».
Perché nelle zone colpite dal sisma continui la produzione delle eccellenze agroalimentari – dal prosciutto di Norcia al pecorino di Amatrice – il decreto autorizza la spesa di 10.942.300 euro «per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina, dei settori ovicaprino e suinicolo». Vengono semplificate le procedure, fa sapere il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina: «Sulle gare già fatte dalle regioni Lazio e Umbria, sarà possibile provvedere alle forniture necessarie di stalle temporanee e di moduli abitativi container senza ulteriore burocrazia». E sull’uso degli 11 milioni stanziati, spiega: «Prevediamo un aiuto a capo bovino di circa 400 euro, che porterebbe circa ottomila euro a un’azienda media da 20 animali. E ci saranno aiuti anche per ovini e suini».
Ma il decreto si occupa anche di abitazioni: per facilitare il rientro degli sfollati, si autorizza chi ha casa poco lesionata a procedere con «interventi di immediata riparazione», purché presenti un progetto firmato da un professionista abilitato con tanto di attestazione del nesso di causa-effetto tra sisma e lesioni, e una stima dei danni. Per chi invece ha casa in condizioni gravi, sarà la Protezione civile ad acquistare container, da installare in aree individuate «sulla base delle indicazioni dei comuni». Ai comuni spetta mettere in sicurezza il patrimonio storico-artistico, informando il ministero della Cultura.
Per quanto riguarda le strade, si prevede che l’Anas debba intervenire su quelle di sua competenza e su quelle degli enti locali. E poi ci sono le scuole: 3 milioni per il 2016 e 9 per il 2017 per finanziare più flessibilità, sia nella definizione delle classi, sia nell’eventuale impiego di altro personale. A breve ci sarà una graduatoria ad hoc di potenziali supplenti disposti a trasferirsi in quelle zone, da cui i presidi potranno attingere. Viene poi autorizzata l’assunzione a termine di personale tecnico e amministrativo, fino a 350 persone, e il rafforzamento delle strutture di Protezione civile e del commissario Errani.
La Stampa – 5 novembre 2016