“L’Ufficio legislativo del Consiglio ci ha dà ampiamente ragione. La Giunta non può tirar dritto senza acquisire il parere della Quinta commissione, Zaia deve smetterla di far finta di niente, calpestando il Consiglio regionale”. Sono le parole del Consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Sinigaglia che interviene, con una nota, sulle delibere di programmazione sanitaria approvate senza il passaggio nella Commissione competente.
“Il parere – puntualizza l’esponente democratico – è obbligatorio per quanto riguarda il riparto del Fondo sanitario (dgr 2239), l’apertura di Centri per la salute mentale (dgr 2165), l’assunzione del personale, ‘accreditamento e l’apertura di nuovi ospedali di comunità (dgr 2174). Di fronte a questo parere inequivocabile dell’Ufficio legislativo, il Presidente del Consiglio regionale Ciambetti e quello della Quinta commissione Boron non possono restare in silenzio, tranquilli, come se nulla fosse successo. Personalmente non sono interessato al braccio di ferro tra Giunta e Commissione, mi interessa invece la legittimità degli atti e, soprattutto, che sia garantito il pieno esercizio del mandato di consigliere regionale”.
“Quindi – conclude Sinigaglia – se il parere della Commissione è obbligatorio, i Consiglieri devono esprimerlo per il popolo veneto, che ha dato loro questa responsabilità. Anche se il presidente Zaia non vuole”.
2 marzo 2017