“È un testo che va assolutamente migliorato, lo consideriamo deficitario sotto molti aspetti. Per questo abbiamo presentato una corposa e poderosa controproposta”. Così Claudio Sinigaglia commenta l’illustrazione oggi in Quinta commissione del Piano sociosanitario ‘alternativo’ del Partito Democratico. “Sono ben venti gli obiettivi specifici e priorità fissati dal gruppo dem per il nuovo Pssr 2019-2023, per offrire risposte adeguate ai bisogni assistenziali dei veneti. Ma occorrono investimenti veri, altrimenti resta un libro dei sogni inattuabile” si legge in una nota diffusa da Sinigaglia e Bruno Pigozzo (Pd).
Ecco i venti punti presentati dal Pd:
1) Non autosufficienza e Centri servizi per anziani. Tutti in serie A, nessun ospite senza contributo regionale. Monitoraggio, Comune per Comune degli anziani che vivono da soli.
2) Piano straordinario, sì alla domiciliarità distrettuale. Le richieste di sostegno domiciliare sono evase per metà, 150.000 su 300.000.
3) Lea per minori e disabili: manca personale e non vengono inseriti i minori nei centri diurni e comunità residenziale. Eliminare le liste d’attesa.
4) Fondazione di comunità per il ‘Dopo di noi’.
5) Cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in sanità, superare la logica dell’emergenza con progetti stabili e duraturi.
6) Piano sicurezza e lavoro: recepire integralmente l’accordo sicurezza stipulato con i sindacati.
7) Da 0 ai 3 anni, i primi fondamentali 1000 giorni della vita: prendersi carico delle famiglie svantaggiate per dare piena opportunità di crescita a tutti.
8) Ruolo dei Comuni: nel piano di zona inserire azioni di contrasto alla povertà, il piano domiciliarità e il monitoraggio degli anziani che vivono da soli.
9) Programmazione investimenti di Ulss, Aziende e Iov: non deve essere l’Azienda Zero a decidere, ma il Consiglio regionale.
10) Verifica del Pssr 2019/23: tavolo permanente di monitoraggio con la presenza di tre consiglieri regionali di cui due della minoranza.
11) Umanizzazione delle cure e dei servizi.
12) Autismo: sì alla diagnosi precoce.
13) Pfas e contaminazione. 14) Celiachia: attivare la tessera elettronica.
15) Medicine di gruppo integrate con medici convenzionati e Medicina d’iniziativa: attivare almeno il 70% delle Medicine di gruppo integrate nel prossimo biennio.
16) Virus West Nile: intervenire preventivamente a marzo aprile del 2019 e l’Azienda Zero diventi la stazione appaltante per tutti i Comuni.
17) Personale medico: triplicare le borse di studio regionale da 100 a 300.
18) Veterinaria e sicurezza alimentare; adottare il nuovo regolamento UE.
19) Specificità Belluno; Specificità Venezia; Specificità Polesine.
20) Psichiatria. Oltre a questi punti ““abbiamo aggiunto articoli all’Allegato B, su Osservatorio regionale, trasparenza e strutture intermedie. Tutte proposte che , siamo convinti, vanno a modificare in meglio il nuovo Piano sociosanitario”. Concludono i due esponenti del Pd. –