Il Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica (SEU) raccoglie informazioni sui casi di malattia che si verificano in Italia, registrando informazione sui pazienti, sulle caratteristiche cliniche della malattia e sulle cause. Il Registro fa capo alla Società Italiana di Nefrologia Pediatrica (SiNePe), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). La registrazione dei casi è sistematica e continuativa. I casi di malattia sono prevalentemente segnalati dai centri di nefrologia pediatrica e dell’adulto che partecipano alla sorveglianza, attraverso il Sistema informativo del Registro SEU (ISSEU). La registrazione dei casi di SEU associati a infezione da Escherichia coli produttore della Shiga/Verocitossina (STEC/VTEC) da parte del Registro Italiano SEU costituisce la principale fonte informativa per la segnalazione dei casi di infezione da STEC/VTEC al sistema europeo di sorveglianza delle malattie infettive TESSy. È da segnalare che il decreto ministeriale di “Revisione del sistema di segnalazione delle malattie infettive (PREMAL) (GU Serie Generale n.82 del 07-04-2022)” ha introdotto l’obbligo di notifica dei casi di SEU nel sistema PREMAL, nell’ambito delle malattie associate a infezione intestinale da STEC/VTEC.
In Italia tra il 1 luglio 2023 e il 30 giugno 2024 sono stati registrati 68 casi di SEU. I pazienti provenivano da 18 Regioni (due casi avevano la residenza all’estero), mentre per sei casi la malattia si è manifestata al rientro da un viaggio all’estero. Come largamente atteso anche nel periodo considerato, la maggioranza dei casi di SEU è stata registrata nei pazienti in età pediatrica (<15 anni di età) con 67 casi (98,5% del totale). In questa fascia d’età, negli ultimi 12 mesi il tasso medio di segnalazione della SEU è stato di 0,85 casi per 100.000 residenti, con importanti variazioni per Regione. Il range di variazione tra le Regioni che hanno registrato almeno un caso di SEU varia tra 0,29 e 6,2 casi per 100.000. I valori più elevati sono stati riscontrati in Valle d’Aosta (un caso segnalato al Registro), sebbene la maggioranza dei casi sia stata registrata in Puglia (9 casi), Campania (7 casi) e Veneto (7 casi). Negli ultimi 12 mesi, le Regioni in cui il tasso di segnalazione dei casi di SEU è risultato superiore alla media nazionale comprendevano P.A. Bolzano, Puglia, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, P.A. Trento, Abruzzo, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna.
Nel primo semestre del 2024, il numero dei casi di SEU segnalati al Registro Italiano SEU appare inferiore all’atteso, passando complessivamente da una media di 24,3 casi, registrati nello stesso periodo dei 10 anni precedenti, a 16,0 casi osservati (-8,3 casi). Questo corrisponde a una diminuzione relativa pari al 34,2% dei casi di SEU. La diminuzione di casi è stata particolarmente marcata nei mesi di febbraio e marzo 2024 durante i quali è stato segnalato al Registro un solo caso rispetto ai 5,9 casi del periodo precedente, con un calo relativo del 83,1%. Nel bimestre estivo del 2023 (luglio-agosto), i casi osservati (35,0 casi) sono stati superiori all’atteso stagionale (23,9 casi). Questa corrisponde a un aumento relativo pari al 46,4%. Nel rimanente periodo del 2023 (settembre-dicembre) il numero i casi di SEU appare sostanzialmente in linea con l’atteso stagionale osservato negli anni precedenti.
La SEU colpisce in modo particolare la popolazione pediatrica (<15 anni di età) nella quale dei casi si concentrano nei primissimi anni di vita. L’età mediana dei pazienti all’esordio clinico della malattia per i casi riscontrati negli ultimi 12 mesi (1 luglio 2023-30 giugno 2024) e nei 10 anni precedenti era, rispettivamente, di 36,9 mesi e 32,0 mesi. Nello stesso periodo è stato registrato un caso di SEU tra gli adulti.
Complessivamente la distribuzione per sesso dei casi di SEU segnalati tra il 2013 e il 2024 appare lievemente sbilanciata a favore delle femmine con 404 casi (52,3%) rispetto ai maschi tra i quali si riportano 368 casi (47,7%).
Negli ultimi 12 mesi è stato possibile esaminare campioni biologici da 64 dei 68 (94,1%) casi di SEU segnalati al Registro SEU. In 56 casi (87,5%) con campioni di feci e/o siero esaminati è stata riscontrata un’infezione da E. coli produttore di Shigatossina (STEC), attraverso il riscontro positivo a almeno uno dei test di laboratorio. I test sono stati condotti presso il Laboratorio Nazionale di Riferimento per E. coli dell’ISS
o dagli altri laboratori riconosciuti dal Registro Italiano SEU¹.
In 53 casi positivi per STEC (94,6%) è stato possibile ottenere informazioni sul sierogruppo STEC. Tra questi, i casi con infezione associata ai sierogruppi STEC cosiddetti top-5 (O26, O157, O111, O145, O103) erano la maggioranza, rappresentando il 92,5% (N=49) dei casi di SEU per i quali questa informazione era disponibile. In un caso c’è stata evidenza di infezione multipla da ceppi STEC di sierogruppo diverso (O26/O103).
Negli ultimi 12 mesi, il sierogruppo STEC O26 rappresentava il 50,9% (N=27) dei sierogruppi STEC identificati. Anche nei 10 anni precedenti STEC O26 risulta presente nel 48,0% dei sierogruppi. Questa tendenza appare in linea con la situazione epidemiologica europea in cui il sierogruppo STEC O26 predomina tra i casi di SEU associati a infezione da STEC riportati dai Paesi membri nel 2022, come emerge dal report europeo sulle zoonosi, pubblicato da EFSA/ECDC nel 2023.