A partire da lunedì 11 novembre, e fino a venerdì 15 tutte le province italiane saranno interessate dallo sciopero nazionale
Con la prossima settimana entra nel vivo la mobilitazione unitaria, promossa da Cgil Cisl Uil, per cambiare la legge di Stabilità. A partire da lunedì 11 novembre, e fino a venerdì 15, come si legge in una nota della Cgil, tutte le province italiane saranno interessate dallo sciopero nazionale proclamato dai sindacati confederali lo scorso 21 ottobre contro la ex legge Finanziaria. Un programma intenso, fatto di quattro ore di sciopero che coinvolgeranno i lavoratori di tutti i settori e che si articoleranno a livello territoriale, con decine di iniziative in programma nei prossimi giorni.
TASSE – I sindacati chiedono misure per diminuire le tasse sui lavoratori e sui pensionati, risorse per rivalutare le pensioni, iniziative per affrontare i nodi irrisolti nella pubblica amministrazione e dare efficienza alla spesa pubblica. Il tutto attraverso un ventaglio di proposte che mirano al taglio degli sprechi e dei costi della politica. Camusso, Bonanni e Angeletti, da lunedì inizieranno una serie di incontri con i gruppi parlamentari. I primi saranno con Sel, Pd e Fratelli d’Italia.
BANCO DI PROVA – Per Susanna Camusso il varo della legge è «il banco di prova delle politiche del governo», ovvero «se si danno delle risposte positive, oppure no». Per il Governo, afferma infine il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, è il giunto il momento «di fare scelte importanti per migliorare la qualità della vita di molte persone». Sulla legge di Stabilità, sottolinea, «forse ci sono state troppe aspettative e questo è il momento di fare delle scelte importanti».
10 novembre 2013