E’ necessario un coordinamento per razionalizzare l’attività dei soggetti accertatori in materia di controlli alimentari. Per questo motivo deve essere avviato un tavolo tecnico a livello centrale che individui i precisi limiti di azione di ciascuna autorità e le possibili modalità di collaborazione tra le stesse. E nel frattempo non si ritengono giustificati interventi dell’autorità del Ssn su richiesta occasionale di organi esterni, ma solo se programmati e concordati. Lo annuncia, in una nota, a firma di Silvio Borrello, la direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute. Oggetto della comunicazione, che è indirizzata agli assessorati alla sanità delle Regioni, sono proprio le richieste di collaborazione da parte degli organi esterni al Ssn nei controlli alimentari.
Borrello sottolinea come, a fronte di incertezze e richieste di chiarimento, sia necessario un intervento di coordinamento da parte del Ministero, teso al superamento delle difficoltà riscontrate e a una razionalizzazione degli interventi. In attesa dell’attivazione del tavolo ministeriale, si legge nella nota, rimane in capo alle singole Regioni la facoltà di prevedere gli strumenti per forme di controllo congiunto. E comunque, continua Borrello, «in assenza di una pianificazione concordata con tutti i soggetti coinvolti non si ritengono giustificati interventi da parte delle autorità del Servizio sanitario nazionale su richiesta occasionale di organi diversi – Corpo Forestale, Capitanerie di porto, eccetera – a supporto dell’espletamento di controlli alimentari che non siano stati oggetto di una formale programmazione». E aggiunge: «Fermo restando il principio della leale collaborazione istituzionale richiesta a tutte le amministrazioni al fine di tutelare primariamente l’interesse pubblico generale, e fatto salvo l’obbligo di intervento su istanza dell’autorità giudiziaria, resta evidente che nessun ente è legittimato ad agire al di fuori del proprio ambito di competenza e oltre i limite delle azioni programmate, tenuto conto anche delle risorse umane e finanziarie disponibili e dei vincoli di bilancio esistenti». Borrello raccomanda agli assessorati regionali alla sanità di dare ampia diffusione della comunicazione alle altre autorità competenti sul territorio.
La nota del Ministero contiene finalmente elementi che potranno aiutare a chiarire e definire ruoli e competenze dei diversi organi di vigilanza, razionalizzare i controlli sulla sicurezza alimentare ed evitare sprechi e duplicazioni. Il SIVeMP Veneto da tempo aveva sollevato il problema chiedendone la soluzione. Anche nell’abito dell’ultimo congresso nazionale di novembre la delegazione veneta aveva di nuovo sollecitato, con una propria mozione che era stata approvata all’unanimità dall’assemblea, una definizione istituzionale delle diverse autorità (Nas, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Corpo Forestale etc) in maniera da stabilirne i limiti e l’autonomia, nel rispetto delle competenze tecnico scientifiche dei Servizi veterinari pubblici.
a cura di C.Fo – 24 febbraio 2012 – riproduzione riservata